Fisco, studi di settore: ritocchi in vista per 69 categorie

L'Agenzia delle Entrate ha emanato un provvedimento che prevede il "restyling". Cambi in vista per gelaterie, pasticcerie, bar e altre categorie
di Andrea Tempestinigiovedì 31 gennaio 2013
Fisco, studi di settore: ritocchi in vista per 69 categorie
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  Ritocchi in vista per 69 studi di settore: l’Agenzia delle Entrate ha emanato un provvedimento che mira, appunto, a sottoporre a un'operazione di restyling 69 studi di settore. Di questi, 21 sono relativi al settore delle manifatture, 21 ai servizi, 6 alle attività professionali e 21 al commercio. La legge prevede che gli studi siano rivisti, al massimo, ogni tre anni dalla data di entrata in vigore della legge o dalla loro ultima revisione.   Le categorie interessate - In particolare, il provvedimento interessa sia gli affittacamere, sia le gelaterie e pasticcerie e i bar, sia i rappresentanti di giocattoli ed anche i supermercati, i discount, le lavanderie, i laboratori fotografici, i macellai, le bancarelle, gli orologiai e i fiorai. L’Agenzia delle Entrate spiega che "il Fisco si prepara così a pianificare tempestivamente le attività - il provvedimento con l’elenco degli studi da rivedere è atteso ogni anno entro la fine di febbraio - per permettere a contribuenti e organizzazioni di categoria di conoscere per tempo quali sono gli studi oggetto di modifiche".  Gelaterie e pasticcerie - Ai 68 studi già sottoposti a revisione triennale nel 2010, si aggiunge, tra i servizi, lo studio VG37U, oggetto di un ritocco "anticipato" per migliorare la capacità di cogliere la realtà economica di coloro che esercitano l’attività di "gelaterie e pasticcerie" (anche sulla base degli ulteriori dati complementari acquisiti tramite i nuovi modelli per la comunicazione dei dati rilevanti, approvati a giugno 2012).  I membri supplenti - Tra le altre novità contenute nel provvedimento, la possibilità di nominare, negli Osservatori regionali, membri supplenti anche per i rappresentanti delle Direzioni provinciali, in modo da rafforzare ulteriormente la partecipazione dell’Agenzia delle Entrate agli organi collegiali per l’adeguamento degli studi alle realtà economiche locali.  

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