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Uil: Carmelo Barbagallo è il nuovo segretario. "Renzi? Ora ci tolga lo sciopero..."

michele deroma
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Carmelo Barbagallo è stato eletto nuovo segretario generale della Uil. Il consiglio confederale lo ha eletto all'unanimità, nella giornata finale del congresso: Barbagallo succede a Luigi Angeletti. Nella relazione che ha chiuso il congresso, Barbagallo ha toccato diversi punti: dal lavoro di Renzi fino al rapporto con Cgil e Cisl. "Lo sciopero? Renzi si inventi una scusa..." - "Il nostro presidente del Consiglio - ha affermato Barbagallo - fino a ieri ha detto che noi facciamo uno sciopero politico, e ci inventiamo scuse per fare uno sciopero generale. Presidente ci stupisca, e si inventi una scusa per farci evitare lo sciopero... Noi scioperiamo per i diritti dei lavoratori. Renzi è un cantastorie: sono preoccupato per il futuro, dopo le riforme istituzionali dove andiamo? Non so se vuole abolire il Consiglio dei ministri, visto che non li fa nemmeno parlare... Noi siamo disponibili alle riforme, ma dobbiamo sederci e vedere quali sono gli interessi dei lavoratori, o lui si è disegnato in testa un progetto e noi dobbiamo obbedire?".  L'articolo 18 - "Dicono - ha aggiunto Barbagallo - che ci sono solo 3 mila casi all'anno che riguardano l'articolo 18, ma non dovrebbe essercene nemmeno uno perché quella è una legge che fa da deterrente contro i licenziamenti illegittimi: se non ci fosse stata questa legge - ha chiesto sarcasticamente Barbagallo - in un momento di crisi i casi quanti sarebbero potuti diventare? Squinzi ha fatto una 'squinziata' a 180 gradi: aveva concordato con noi che l'articolo 18 era un drappo rosso per far infuriare e ci riescono benissimo con quelli come Landini". Proprio Landini, secondo Barbagallo, "è l'unico interlocutore del presidente del Consiglio: gli opposti si attirano".  Cgil e Cisl - I rapporti della Uil con Cgil e Cisl sono "di breve convivenza", ha affermato in seguito Barbagallo. "Evitiamo di dire che ci sposiamo con qualcuno: noi avremmo preferito andare da soli ma i tempi non ci davano le condizioni per poterlo fare. Abbiamo tentato di convincere la Cisl fino all'ultimo. Siamo coerenti. Ma se volete evitare i matrimoni - ha detto ai delegati - bisogna che ci attrezziamo a fare iniziative da soli e fare assemblee in tutti i territori, portando avanti fiammelle per rilanciare la nostra azione. La Furlan? Ha ricordato le battaglie fatte assieme". "Mi auguro potremo farne altre - ha aggiunto il neosegretario Uil - e il segnale che mi viene dagli edili mi fa sperare. Ci può essere non un matrimonio ma la condivisione di obiettivi con chi ci sta: lo sciopero dobbiamo farlo in tempo per far sì che governo e parlamento modifichino le decisioni".

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