Basilicata: da Regione e sindacati sì a reddito minimo di inserimento
Potenza, 3 dic. (Adnkronos) - La Regione Basilicata ed i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto l'accordo per l'applicazione del Reddito minimo di inserimento a partire dal prossimo mese di febbraio, nell'ambito del Tavolo permanente per il lavoro e contro la crisi. Il verbale prevede un sostegno finanziario da parte del massimo ente territoriale di 40 milioni di euro all'anno per aiutare circa 8.000 beneficiari, con un importo medio mensile di 450 euro. La misura del Rmi riguarderà le famiglie povere, i lavoratori che non usufruiscono più di ammortizzatori sociali in deroga e gli attuali beneficiari del programma Copes (contrasto alla povertà ed all'esclusione sociale). La Regione utilizzerà le risorse della ex 'card' carburanti che cambia formula: l'intera somma delle royalties aggiuntive è destinata alle politiche sociale e non più assegnata pro capite a ciascun lucano che ha la patente di guida, così come avvenuto negli anni scorsi. "L'accordo sul reddito minimo di inserimento sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil - afferma il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella - premia un lavoro in atto da mesi, frutto delle proficue interlocuzioni avviate a suo tempo in seno alla Cabina di Regia "Basilicata 2012", oltre che delle sollecitazioni venute ancora recentemente dalla Conferenza Episcopale di Basilicata. Credo si tratti di uno dei primi esperimenti di questo tipo avviati in Italia, sul quale ho potuto personalmente riscontrare la condivisione tanto del Ministero dello Sviluppo Economico, quanto della Presidenza del Consiglio".