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Inps, il 40% dei pensionati non arriva a 1.000 euro

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Ignazio Stagno
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Ancora brutte notizie per i pensionati. I numeri dell'Istat hanno evidenziato anche una rapida tendenza al ribasso delle pensioni, dovuta ai primi effetti della riforma Fornero. I nuovi pensionati, cioè coloro che hanno iniziato a percepire l'assegno nel 2012, sono 559.634 e in media hanno un reddito di 13.152 euro, inferiore ai nuovi pensionati 2012 di circa 900 euro. Il 2013 è stato infatti il primo anno di entrata in vigore reale della legge Fornero, visto che nel 2012 sono usciti ancora coloro che beneficiavano delle vecchie regole e della finestra mobile, e sono diminuite in modo consistente le pensioni di vecchiaia, passate da 316 mila a 245 mila. Poichè queste ultime sono le pensioni con gli importi più consistenti, la media degli importi annui percepiti dai neo pensionati si è abbassata notevolmente.  Le stime - Sempre secondo l'Istat il 47,8% delle pensioni è erogato al Nord (per il 50,6% della spesa), il 20,5% al Centro (per il 21,4% della spesa) e il 31,8% nel Mezzogiorno (per il 28% della spesa). Circa un quarto dei pensionati ha meno di 65 anni, mentre il 51% ha tra i 65 e i 79 anni. I pensionati nel complesso sono 16,4 milioni, circa 200 mila meno del 2012, e prendono in media 16.638 euro all'anno, tenuto conto del fatto che in circa un terzo dei casi prendono più di un assegno.

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