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Marchionne vuol portare la sede fiscale della Ferrari in Gran Bretagna

Matteo Legnani
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Quatto quatto, un pezzo alla volta, Sergio Marchionne sta portando tutta alla'estero l'industria automobilistica italiana. Fiat, ormai, è andata da tempo e oggi non si chiama nemmeno più Fiat, ma Fca. E' quotata negli Usa, ha la sede legale in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna. Ora potrebbe toccare nientemeno che alla Ferrari, il marchio più made in Italy di tutti. Una vera bandiera del nostro Paese. A rivelare la clamorosa mossa del manager italo-canadese, che dopo la cacciata di Luca Cordero di Montezemolo è diventato numero uno pure del Cavallino, è l'agenzia Bloomberg. L'ipotesi del trasferimento della sede fiscale della Rossa in Gran Bretagna rimbalza dagli Usa, dov'è in corso il road show di Sergio Marchionne per illustrare ai banchieri d'oltreoceano i vantaggi del bond Fca da 2,5 miliardi di dollari che verrà emesso entro fine anno. Maranello non smentisce, limitandosi a far sapere che quella del trasferimento della sede fiscale è un'ipotesi ma che una decisione verrà presa solo nei prossimi mesi, alla vigilia dello spin off tra Ferrari e Fca. Ma secondo Bloomberg, il Cavallino potrebbe seguire la strada già imboccata da Fca: quotazione Usa, sede legale in Olanda e sede fiscale in Inghilterra. Gli insediamenti produttivi della Ferrari dovrebbero comunque rimanere in Italia. Ma, certo, per il Made min Italy sarebbe l'ennesimo colpo.

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