L. stabilità: Zaia, chi spreca se la ride, è un governo delle tre carte
Venezia, 10 dic. (AdnKronos) - “Nella totale incapacità di punire chi spreca e di applicare i costi standard, il Governo delle tre carte estrae dal cilindro l'ennesimo coniglio ammalato: i tagli della legge di stabilità saranno più alti per le Regioni con più elevato Pil e con maggior numero di abitanti”. E' una bocciatura senza appello quella del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, rispetto ai contenuti della legge di stabilità. “Una vera follia – riprende Zaia – solo un Governo costruito su annunci poteva pensare di colpire ancora le economie più forti del Paese e le aree meglio amministrate, com'è il Veneto, per continuare a lasciar fare i soliti noti, che per decenni hanno inquinato i pozzi della finanza pubblica, portandoci sul lastrico. Il Governo non sa affrontare i problemi, parla di crisi senza sapere esattamente cosa significhi per distretti industriali come i nostri, non riesce per motivi biecamente elettoralistici e di consenso politico-partitico a dire alle aree del Paese già tecnicamente fallite che occorre cambiare approccio e mettersi sulla strada del Veneto, della Lombardia, di quelle Regioni che sanno tenere i conti a posto senza nessun aiuto da parte dei tre Governi di sinistra che si sono succeduti. E' il costo inaccettabile dell'ignavia governativa romana”. “Il risultato è già scritto: si punta a far aumentare a Enti Locali e Regioni il livello delle tasse, portandole così a livelli esasperanti, attraverso la sommatoria di imposte e balzelli erariali e imposte e balzelli locali. Sia chiaro fin d'ora – ammonisce Zaia - con una siffatta legge non attendiamoci ripresa, non attendiamoci risistemazione dei conti pubblici, ma solo tagli massacranti ai servizi e a imprese e cittadini strozzati da una pressione fiscale che su un'azienda artigiana potrebbe arrivare anche oltre l'attuale e allucinante 68%”.