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Fondi pensione, Irap e sgravi agli autonomi, cosa cambia

Eliana Giusto
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I fondi pensione e le casse di previdenza potranno beneficiare di un credito d'imposta per gli investimenti; lo sconto potrà portare alla sterilizzazione dell'incremento delle aliquote sui rendimenti. La commissione Bilancio del Senato ha approvato l'emendamento alla legge di stabilità, presentato dal relatore, Giorgio Santini. Con la manovra (stamattina si scioglieranno gli ultimi nodi) l'imposizione è passata dal 20% al 26% per le casse di previdenza e dall'11% al 20% per i fondi pensione. Con le modifiche sarà possibile avere uno sconto pari all'aumento, per gli investimenti, a partire dall'anno d'imposta 2015. Il taglio ai patronati viene ridotto a 35 milioni di euro, dai 150 milioni previsti. Autonomi - Le imprese senza dipendenti potranno usufruire di un credito di imposta del 10% a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014. La misura riguarda 1,4 milioni di automi che, non avendo dipendenti, non possono dedurre dall'Irap il costo del lavoro e sarebbero dunque penalizzati dall'aumento dell'aliquota Irap dal 3,5% al 3,9% previsto dalla legge di stabilità. Considerato che il credito d'imposta è fruibile l'anno successivo a quello di maturazione, la misura determina un effetto finanziario negativo di 163 milioni di euro per il 2015 e altrettanti per il 2016 e il 2017.  Partecipate - Novità anche per le partecipate locali: vanno chiuse o accorpate le società partecipate che hanno meno di 10 dipendenti o più amministratori che dipendenti e quelle con fatturato sotto i 100mila euro. Sanzioni in caso di mancato taglio sia all'amministrazione sia ai dirigenti.

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