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Alimenti: Veneto sempre più 'food valley', è boom export per le Dop (2)

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(AdnKronos) - “Il Veneto è sempre più la “Food Valley” del Paese. Gli indicatori delle vendite e dell'export dell'agroalimentare artigiano veneto sono ottimi ma ci vuole cautela e tanto lavoro -afferma Luigi Curto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto– occorre poi capire se questi segnali siano l'effetto trainante dell'Expo; rimane il fatto che l'indice di propensione all'export del Veneto (valore delle esportazioni su valore aggiunto del territorio) è stato del 3,55%, secondo risultato dopo quello di Emilia Romagna (3,61), molto importante per un settore che ha potenzialità enormi”. “Bisogna però lavorare sulla solidità delle imprese –continua Curto–. Il comparto è sano è bisogna crederci e investire”. “Crediamo e confidiamo molto nel nuovo piano per l'internazionalizzazione presentato da poco dalla Regione – aggiunge – perché è necessario agevolare e promuovere la capacità di esportazione delle imprese venete. Delle oltre 6.700 imprese attive nell'artigianato alimentare, 3.166 sono pasticcerie, panifici e gelaterie, 2.754 sono attive nella ristorazione e nei servizi da asporto, 140 sono pastifici, 197 sono attive nella lavorazione e trasformazione della carne, 93 nel lattiero caseario, 70 nell'ambito delle spezie e condimenti, 105 nell'ambito dei vini, birre e distillati vari, 8 nella produzione di oli e grassi vegetali e animali, 47 nella lavorazione e conservazione di frutta, ortaggi e pesce, 65 nella lavorazione delle granaglie e altre 102 in altre produzioni". A livello percentuale, impennata delle imprese di produzione di olio (+14,3%) e conserve (+11,9%) bene anche l'industria lattiero casearia e quella di condimenti e spezie (+4,5%).

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