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Cairo, il "berluscones" che spaventa Mentana e Santoro

L'imprenditore rivela: sono stato licenziato dal Cav nel '95 e Berlusconi: non lo sento

Lucia Esposito
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  La vendita de La7 è diventata un caso politico. A pochi giorni dal voto l'acquisto dall'emittente da parte di Urbano Cairo infuoca i toni. In sostanza, l'imprenditore Umbrto Cairo (con cui il cda di Telecom Italia ha scelto di trattare in esclusiva la cessione di Telecom Italia Media che controlla la tv) viene accusato da Bersani di essere "amico del giaguaro" e quindi "bisogna prevenire posizioni dominanti  e di conflitto di interessi". Ma chi è Urbano Cairo. il "berluscones" che fa paura a Mentana e a Santoro? Un imprenditore della provincia di Alessandria che da Silvo Berlusconi è licenziato nel '95. In tempi molto più lontani rispetto a quelli in cui gli stessi Santoro e Mentana erano alle dipendenze del Cavaliere. "Ho avuto un periodo di lavoro molto bello, che mi ha dato molto alla Fininvest. Ma nel 95 fui licenziato senza troppi riguardi pur avendo fatto dei buonissimi risultati. Sotto di me Mondadori Pubblicità passò da 400 a 500 miliardi di lire", ha spiegato Cairo in un'intervista al Corriere della Sera. Cairo si dice "stipefatto" del collegamento tra lui e Belrusconi "In questi anni sono stato un acerrimo avversario di Fininvest". Nell'intervista Cairo ha parlato anche dei due giornalisti di punta dell'emittente, Enrico Mentana e Michele Santoro: "La qualità di Santoro e Mentana è la più grande garanzia molto più di qualche azione. Poi tutto è programmabilie". Gli fa eco Silvio Berlusconi che ha spiegato: "Non ho rapporti con Urbano Cairo. E' diventato imprenditore in proprio. E' diverso tempo che non lo sento. E' andato a fare l'imprenditore personale per una scelta che ho condiviso".    

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