Ilva: Peacelink Taranto, preoccupazione e rammarico per conversione decreto
Taranto, 1 ago. - (Adnkronos) - Peacelink di Taranto accoglie "con preoccupazione e rammarico" la conversione in legge del decreto 61 sull'Ilva. La nuova legge definita 'Salva-Ilva bis' disciplina il commissariamento straordinario di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale e precisa le funzioni del Commissario straordinario, Enrico Bondi, che acquisisce un ruolo cruciale nella gestione e nell'amministrazione dell'azienda e viene designato per un tempo di massimo 36 mesi. "Questa legge - affermano Alessandro Marescotti e Antonia Battaglia di Peacelink - nasce per scongelare i beni sequestrati ('sequestro per equivalente' ndr) alla famiglia Riva dalla magistratura di Taranto: quanta solerzia verso i Riva". A preoccupare sono alcuni "punti oscuri" come "la modifica delle prescrizioni dell'Aia che sara' annacquata e resa piu' permissiva, in modo da non fare scattare le sanzioni per inadempienza che gia' stavano per partire; la predisposizione 'in economia' di un piano industriale da 1,8 miliardi di euro, messi non da Ilva ma dalla Banca Europea degli Investimenti, mentre la stima precedente era intorno ai 3,5 miliardi di euro; la cessazione delle attivita' del Garante, che recentemente aveva evidenziato tutte le inadempienze dell'Ilva; la sostanziale esclusione della popolazione e delle associazioni da un reale processo di partecipazione alla procedura autorizzativa, in violazione della Convenzione di Aarhus e della normativa europea Ippc". "La nuova legge - sostiene Peacelink - accentra il potere decisionale nelle mani di un ristretto gruppo di persone. Questa legge annullera' a breve l'Aia e la sostituira' con un piano industriale che viola lo stesso 'principio di equilibrio' fra diritti che era stato dichiarato dalla Corte Costituzionale. Dall'equilibrio - sottolineano - si passa in tal modo allo 'squilibrio' fra diritti, a danno del diritto alla salute". (segue)