Imprese: R&S, occupazione sfonda 1mln nel 2012 ma 'emigra' all'estero
Milano, 1 ago. - (Adnkronos) - L'occupazione dei maggiori gruppi industriali sfonda nel 2012 il tetto del milione di unita', aumentando del 12% sul 2008 e del 2,3% nel 2012. L'incremento occupazionale del quadriennio si e' concentrato nel 2011 (+9,3% sull'anno precedente, per via del consolidamento di Chrysler). I gruppi pubblici hanno avuto una dinamica occupazionale meno vivace (+6% dal 2008) e hanno fatto downsizing nell'ultimo anno -1,4%. E' quanto emerge dal rapporto R&S Mediobanca sull'andamento dei maggiori gruppi industriali e bancari quotati in Italia. Tutti i maggiori player pubblici hanno ridotto il livello occupazionale nell'ultimo anno, ad eccezione delle local utilities (+2,7%). I gruppi privati hanno visto invece incrementare l'occupazione dal 2008 (+14,2%) e nel 2012 (+3,7%). I servizi mostrano un andamento piu' ridotto, seppure positivo (+1,2% sul 2008, +1,3% nel 2012). La presenza dei dirigenti resta costante, attestandosi al 2,2% del totale della forza lavoro, con incidenze non dissimili tra gruppi privati e pubblici. Tra le societa' pubbliche, Eni aveva nel 2012 una quota superiore a Enel (2% contro 1,5%), mentre le local utilities si collocano su un livello intermedio (1,7%). Edison ha incidenze superiori al panel pubblico di appartenenza (5,8%). Nei gruppi privati la manifattura mostra una presenza manageriale piu' ridotta rispetto ai servizi (2,1% contro 2,4%). I dipendenti all'estero sono cresciuti tra 2008 e 2012 del 35,3% (attorno a 140mila unita' in piu'), del 6% nel solo 2012, passando a rappresentare il 59,5% della forza lavoro rispetto al 50,4% del 2008. I dipendenti italiani arretrano: la loro flessione e' pari al 6,6% dal 2008 (si tratta di circa 25mila unita' in meno). Specularmente, la loro incidenza sul totale della forza lavoro e' caduta dal 49,6% del 2008 al 40,5% del 2012. La riduzione dei dipendenti domestici ha interessato tanto i gruppi pubblici (-5,3% sul 2008, -1% sul 2011) che quelli privati (-7,3% sul 2008, -1,6% sul 2011), con una caduta meno pronunciata nella manifattura (-4,7% e -0,8%) che nei servizi (-9,8% e -2,3%). Nei gruppi pubblici la componente di lavoro estero resta minoritaria (45,9% la sua incidenza sul totale nel 2012), prossima alla meta' del totale nei servizi privati (48,3%), dominante nella manifattura (73,8%).