Crisi: Unioncamere Veneto, si arresta la caduta dell'industria (2)
(Adnkronos) - "Esportazioni e ordini esteri si confermano l'unico appiglio per l'economia regionale, ma solo le imprese che hanno investito in innovazione possono realmente competere sui mercati internazionali, visto che quello interno non offre piu' margini di crescita - spiega - Una situazione di blocco interno aggravata da una serie di ostacoli tipicamente italiani come la burocrazia e la pressione fiscale, che sono peggiorate negli ultimi anni e rischiano di compromettere anche gli stimoli derivanti dal mercato estero. Non e' un caso che le previsioni degli imprenditori siano ancora incerte, comprese le attese per gli ordini esteri che, dopo una serie di previsioni favorevoli, evidenziano meno fiducia e qualche timore rispetto agli ultimi mesi ". Sotto il profilo dimensionale l'andamento negativo della produzione continua a interessare principalmente le microimprese (2-9 addetti) con un calo del -3,6%. A seguire le grandi (250 addetti e piu') e medie imprese (50-249 addetti) rispettivamente con una flessione del -1,7 e -1,3%. La performance migliore si registra per le piccole imprese (10-49 addetti) con una variazione del -1%. La dinamica negativa riguarda soprattutto le imprese che hanno realizzato beni intermedi (-1,9%), seguite dalle imprese che producono beni di consumo (-1,7%) e d'investimento (-0,5%). Per quanto riguarda i settori le diminuzioni piu' marcate sono state rilevate per i comparti del legno e mobile (-7,2%), marmo, vetro e ceramica (-4,2%). Stabile l'alimentare, bevande e tabacco (+0,3%).(segue)