Imprese: R&S, cala debito verso le banche e cresce raccolta obbligazionaria
Milano 8 ago. (Adnkronos) - Tra il 2003 e il 2012 la struttura del debito finanziario ha subito una profonda modificazione, soprattutto per quanto riguarda la natura del finanziatore. I rapporti di finanziamento intrattenuti con societa' consociate hanno mantenuto la propria rilevanza, attestandosi alla fine del 2012 al 35% del totale. La quota restante ha visto la drastica crescita della parte finanziata sul mercato mediante collocamenti obbligazionari a medio-lungo termine, cresciuti dal 12% al 23%, quasi raddoppiati. Calati invece, dal 54 al 42%, i finanziamenti erogati da altri soggetti. All'interno di questa categoria la parte preponderante, piu' del 90%, e' rappresentata dal credito bancario che nell'arco del decennio ha visto cadere la propria rilevanza dal 48,4% al 33% della provvista finanziaria complessiva. Questo quanto emerge dal rapporto R&S Mediobanca sull'andamento delle 2035 maggiori imprese italiane tra il 2003 e il 2012. In termini assoluti le erogazioni degli istituti di credito sono cresciute di 11,1 miliardi , ovvero dell'11,1% sul 2003, ma esse avrebbero dovuto essere di oltre 50 miliardi di euro superiori per mantenere invariato il peso bancario sul debito finanziario complessivo. Nel solo 2012 l'esposizione verso le banche si e' ridotta per 6,3 miliardi e negli ultimi 4 anni i debiti bancari si sono ridotti per circa 15 miliardi, saldo tra i 5,6 miliardi di maggiori affidamenti a breve e la caduta di 20,6 miliardi di quelli a lungo termine. Il calo delle erogazioni a medio lungo termine e' stato piu' che compensato dall'aumento delle emissioni obbligazionarie, cresciute tra il 2008 e il 2012 di 28,9 miliardi. Si segnala che nel 2011 i debiti finanziari verso consociate (118,8 miliardi) hanno superato quelli verso il sistema bancario (111,3 miliardi), anche per effetto di finanziamenti erogati da finanziarie estere che operano raccolta sui mercati internazionali per le esigenze del gruppo. Tra il 2003 e il 2012 la solidita' finanziaria delle 2035 maggiori imprese italiane ha mostrato quindi un progressivo deterioramento, rappresentato dalla crescita dell'incidenza dei debiti finanziari su patrimonio netto, passata dal 78,6% al 99,1%.Ne ha risentito la composizione per scadenza, con la quota a breve termine che e' caduta dal 46% del 2003 al 37% del 2012.