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Abruzzo: pastori, 3.500 posti lavoro con greggi capre su terre incolte

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L'Aquila, 12 ago. (Adnkronos/Labitalia) - La crisi, in Abruzzo, si puo' sconfiggere anche con i terreni incolti, da cui possono derivare 3.500 posti di lavoro se si usano come pascoli per ovini e, soprattutto, caprini. A lanciare l'idea Nunzio Marcelli, presidente dell'Associazione regionale ovicaprini e animatore della tradizione della transumanza '2.0'. Con Marcelli, infatti, il percorso delle pecore verso i pascoli estivi e' stato seguito da migliaia di 'fan' dalla pagine dei social network che lo stesso Marcelli aggiornava in tempo reale. L'ipotesi di creare 3.500 posti di lavoro dalla pastorizia "non e' l'ennesima uscita di qualche new-economist alla ricerca di facile pubblicita' -spiega Marcelli- ma il risultato pratico dei calcoli fatti da chi da decenni conduce questa attivita'. E non vuole svenderla per favorire speculazioni poco trasparenti". "Il mercato del latte di capra -assicura- e' in crescita: per la sua maggiore qualita', per la ricchezza di fattori nutritivi, per la possibilita' di utilizzo anche in persone con problemi di allergie, sempre piu' diffuse. Allora perche' si importa latte di capra dalla vicina Francia? Perche' l'applicazione delle regole europee, in Francia, da sempre avviene con molta piu' attenzione a proteggere il prodotto nazionale, finendo per creare un'illusione anche nel nostro paese, dove si crede che "caprino" e "francese" siano sinonimi". (segue)

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