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Fisco, multe per la Pubblica amministrazione che paga in ritardo. Equitalia più morbida

Il Decreto del Fare contiene una norma che impone allo Stato 30 euro per ogni giorno di ritardo nei pagamenti alle imprese. Pignoramenti e rate: cosa cambia

Giulio Bucchi
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L'autunno del Fisco non porta solo notizie negative (leggi: raffica di scadenze). Entro qualche settimana dovrebbero diventare operative le modifiche previste dal Decreto del Fare approvato dal governo Letta. Almeno questa è la speranza dell'esecutivo, che vuole accelerare sul fronte della semplificazione e della equità. Per esempio, il decreto contiene una norma che potrebbe entrare in vigore già martedì. Il cosiddetto "indennizzo automatico e forfettario" prevede una multa per la Pubblica amministrazione in caso di ritardi nei pagamenti al privato cittadino, 30 euro per ogni giorno di "mora", fino ad un massimo di 2.000 euro. Per i prossimi 18 mesi la norma varrà solo per chi avvia un'impresa o un'attività, in attesa che l'indennizzo venga esteso anche alle altre categorie. Casa e rate: Equitalia più "gentile" - Poca cosa, forse, ma perlomeno è un'inversione di tendenza. Così come si punterà sul fattore equità. Il Fisco dovrà essere più "morbido" con i contribuenti debitori e in ritardo nei pagamenti a causa della crisi economica. Equitalia non potrà pignorare la prima casa in cui si abita (a patto che non sia di lusso), mentre per le altre abitazioni l'espropriazione scatterà solo oltre la soglia dei 120mila euro (e non più 20mila). Si allunga la rateazione (120) e si blocca l'agevolazione solo se non si pagano 8 rate (e non più 2). E nel segno della semplificazione, basta scadenze a scaglioni: si pagherà tutto 1 luglio e 1 gennaio. 

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