Vino: Sardegna, ottimismo da nord a sud per qualita' e quantita' (2)
(Adnkronos) - "Sono abbastanza fiducioso nell'annata - dice Dini - ovvero la maturazione e' buona. Noi qui abbiamo sempre avuto il problema dell'invaiatura (la fase fenologica della maturazione dei frutti, ndr), nel momento critico dal passaggio della respirazione a quello della maturazione polifenolica a cavallo dei periodi piu' caldi, che sono stati nelle prime settimane di agosto. Quest'anno, essendo posticipata la maturazione, abbiamo passato le settimane piu' calde e la maturazione avverra' in un periodo piuttosto fresco. Il che contribuisce in maniera benefica sull'accumulo delle sostanze polifenoliche, e di conseguenza su quelle aromatiche, nelle nostre uve, siano esse bianche, come il Vermentino, che rosse, come il Carignano e la Monica". "Quindi ci aspettiamo una grandissima annata", spiega Dini. Per quanto riguarda la quantita', "un po' per vocazione territoriale, un po' perche' siamo nel sud Italia, e' piuttosto esigua, limitata naturalmente sull'alberello ed e' imposta dall'uomo sulle 'spalliere', perche' comunque si ricerca, soprattutto per le uve rosse, una certa qualita'. Se invece l'alberello 'a piede franco', come coltivato nell'isola di Sant'Antioco, sia autoregola naturalmente grazie alla poverta' dei terreni nei quali nasce, dovremo buttare giu' l'uva e fare un diradamento dei grappoli a livelli piu' accettabili portando la produzione al di sotto dei 75 quintali per ettaro", cosi' come impone il disciplinare di produzione del Carignano riserva superiore. "Sul vermentino ci si puo' 'spingere' di piu' perche' comunque nel Sulcis - spiega Dini - si ottengono rese piu' basse, ottenendo un vino piu' concentrato, con un tenore alcolico piu' elevato rispetto al vermentino di Gallura", che comunque differenziandosi da quello del nord dell'isola incontra il gradimento dei consumatori. In ogni caso per la "Cantine Sardus Pater" la produzione di vini bianchi "rappresenta il 10% - prosegue Dini - Noi ci concentriamo per il 90% sulla produzione delle uve rosse, che sono il nostro fiore all'occhiello". (segue)