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Evasione fiscale, il boom delle auto di lusso? In Calabria, anche se dichiarano pochissimo

Andrea Tempestini
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Redditi statisticamente certificati spesso sotto la soglia di povertà. Salvo poi avere una capacità di spesa che neppure nelle “ricche” regioni del Nord si registrano. Con una capacità di spesa che è inversamente proporzionale ai redditi dichiarati. Incrociando, su base regionale, i dati sul reddito con quelli sulla reale capacità di spesa salta fuori che in alcune aree del Paese si spende molto più di quanto non risulti dai redditi (dichiarati e non). Emblematico è proprio il numero di auto di lusso censite su base regionale. Nella classifica nazionale ai primi tre posti per rapporto tra auto di lusso e redditi percepiti (oltre i 120mila euro), salta fuori che ci sono Calabria, Basilicata e Puglia. Seguono (entro il dodicesimo posto), anche Sicilia e Campania. Se la passione per i motori costosi può essere in qualche modo giustificata (magari ventilando il ricorso a patrimoni familiari per giustificarne il possesso), è assai meno chiaro come si riesca in alcune regioni a guadagnare 100 e spendere quasi il 120%. L'analisi realizzata dal Centro studi di Itinerari previdenziali è impietosa: Se si produce ricchezza (Pil) per 100, si dovrebbe, in teoria, «consumare un poco meno di 100. E invece per le regioni meridionali non è così. Considerando che il Pil incorpora già la stima del sommerso (ma non le attività criminali), al Sud si spende il 119% del Pil, compreso il sommerso (era il 115,1% nel 2002), contro il 93% del Centro e il 91,4% del Nord». A dirla tutta anche analizzando i dati sui consumi primari (Nielsen), salta fuori uno scostamento importante e costante tra reddito dichiarato e capacità di spesa. La crisi economica ha in parte ridotto i consumi, è vero. Così come gli interventi di controllo automatizzati - incrociando banche dati fiscali e bancarie - ha assottigliato i margini di scostamento. I dati d'imposta analizzati dall'Istituto guidato da Alberto Brambilla sono relativi all'anno d'imposta 2014, ma non sono poi così cambiati, complice la stagnazione economica che ha lasciato in galleggiamento la ricchezza prodotta. «Addirittura la Calabria (la regione benchmark in tema di sommerso) consuma il 137,1% del proprio Pil», prosegue il Rapporto 2017, «seguita dal Molise (129,2%), dalla Sicilia (125,5%) e dalla Sardegna (121,5%). Al Nord il record è della Valle d'Aosta (117,5%) seguita dalle province autonome di Trento e Bolzano. Salvo il Friuli che si ferma al 99,3%, tutte le altre Regioni a statuto speciale presentano livelli alti». Insomma, i redditi (dichiarati), non solo non giustificano i bolidi costosi per abitante, ma neppure la normale capacità di spesa. A voler pensare si fa peccato... di Antonio Castro

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