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Pensione a 67 anni, chi si salva

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Roma, 3 nov. (AdnKronos) - Nessun dietrofront sul principio dell'adeguamento dell'età pensionabile alle aspettative di vita ma via libera ad un tavolo per esentare dall'automatismo le categorie di lavori gravosi. Partirà martedì prossimo e dovrebbe concludersi il 13 novembre con un nuovo round politico il nuovo confronto tra governo e sindacati sui temi previdenziali che dettaglierà la platea dei soggetti che potranno beneficiare di una deroga al principio generale. L'intenzione è quella di introdurre correttivi e metodi di calcolo alternativi delle pensioni per quei lavoratori che fanno le attività più usuranti. In particolare, si vorrebbero esentare dall'aumento dell'età pensionabile - a 67 anni - le 11 categorie di lavoratori già ammesse all'Ape social: insegnanti di asilo nido e scuola materna, infermieri e ostetriche con lavoro organizzato in turni, macchinisti, conduttori di gru, camion e mezzi pesanti, operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici, facchini, badanti che assistono persone non autosufficienti, addetti alle pulizie, operatori ecologici e conciatori di pelli. Per questi lavoratori, a cui potrebbero aggiungersi i siderurgici, i marittimi e gli agricoli, non scatterebbe l'adeguamento di 5 mesi dal 2019 previsto dalla riforma Fornero ma potrebbe essere prevista un'uscita anticipata dal lavoro. Il nuovo sistema con tutte le categorie incluse potrebbe essere contenuto in un emendamento alla Legge di Bilancio 2018.

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