Circular Bioeconomy Arena Meeting, le startup migliori del biotech industriale
Milano, 24 nov. (Adnkronos/Labitalia) - Le migliori startup del biotech industriale e della bioeconomia si sono presentate agli investitori italiani e internazionali in occasione della prima edizione della Circular Bioeconomy Arena Meeting, che si è svolta oggi a Milano. L'evento è stato organizzato dal cluster nazionale della Chimica verde Spring, dall'associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie che fa parte di Federchimica, Assobiotec, e dal Gruppo Intesa Sanpaolo con l'obiettivo di fare incontrare imprese e progetti innovativi alla ricerca di capitali con gli investitori finanziari e corporate di tutto il mondo. Protagonisti all'arena meeting di oggi sono stati quattro imprese e tre progetti innovativi, che nel corso della giornata hanno avuto l'opportunità di presentare il proprio business plan agli investitori. Tra quelli presenti due dei maggiori venture capital europei nel settore della bioeconomia, ovvero la francese Sofinnova Partners e l'olandese Icos Capital, che hanno animato, rappresentati rispettivamente da Josko Bobanovic e Peter van Geldemer, una tavola rotonda sul tema dell'accesso al capitale di rischio da parte delle startup. La bioeconomia è un mercato che vale in Italia oltre 251 miliardi di euro e dà lavoro a circa 1,7 milioni di persone. Su scala europea, invece, la bioeconomia vale intorno ai 2,2 trilioni di euro per 19 milioni di posti di lavoro. Numeri destinati a crescere in futuro, visto che l'Unione europea ha da tempo posto la bioeconomia al centro del proprio modello di crescita sostenibile. “Per consentire alla bioeconomia di crescere -sostiene Giulia Gregori, segretario generale del cluster Spring e componente del comitato di presidenza di Assobiotec- è fondamentale rafforzare e accelerare lo sviluppo su scala industriale delle tecnologie mediante un supporto finanziario adeguato. Questo significa diversificare strategicamente il rischio connesso al cosiddetto scale-up, con adeguate misure tanto a livello europeo quanto a livello italiano". Inoltre, prosegue, "è necessario un meccanismo di incentivazione per le grandi società che vedono nella collaborazione con le startup che portano nuove tecnologie sul mercato una leva per l'espansione della bioeconomia". "Eventi come la Circular Bioeconomy Arena Meeting vogliono andare incontro a questa esigenza: mettere in contatto le start-up innovative con gli investitori sia finanziari sia corporate", sottolinea. “L'Innovation Center di Intesa Sanpaolo -afferma Andrea Contri, responsabile Startup Initiative del Gruppo- ha tra i suoi obiettivi lo sviluppo dei 'campioni di domani': startup e pmi tecnologiche che possano costituire una leva competitiva per il paese. Crediamo che la loro maturazione passi non solo dal reperimento dei capitali, ma anche dalla collaborazione industriale con le imprese già consolidate, che sempre di più adottano il modello dell'open innovation per espandere la propria offerta e rinnovare i propri modelli di business. L'ambito della bioeconomia, con il suo elevatissimo potenziale trasformativo e la presenza di eccellenze a livello sia accademico che imprenditoriale, è terreno fertile per l'applicazione di questo approccio”. I protagonisti della Circular Bioeconomy Arena Meeting: Mogu che sviluppa prodotti innovativi per bioedilizia realizzati da un nuovo materiale proveniente da agro-rifiuti e funghi; Orange fiber che crea tessuti sostenibili per l'industria della moda ricavati dai materiali di scarto derivanti dalla produzione di succhi di agrumi; Bioerg che si concentra sul metodo di produzione microbica per ottenere la polvere di destrano. E, ancora, Alga-Circle che sostiene lo sviluppo della microalga Trebouxia su uno speciale tessuto di lana ed estrae i suoi componenti di alto valore; Nam, aerogel a base di silicio altamente resistente a temperature estreme ricavato da bucce di riso; Biofp che sviluppa un innovativo bioprocesso per la conversione di substrati privi di valore in biocarburanti e biopolimeri; Bebp che punta a sfruttare il biogas per produrre carburanti e plastica biodegradabile.