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Borsa: con Unindustria Treviso tre aziende entrano oggi in programma Elite (2)

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(AdnKronos) - (Adnkronos) - “Diamo il benvenuto a queste tre aziende – dichiara la Presidente di Unindustria Treviso Maria Cristina Piovesana – che si aggiungono a una comunità trevigiana di aziende Elite già ampia e rappresentativa (19 imprese attualmente). Unindustria Treviso è Elite desk fin dal 2014 e questo ha consentito di svolgere la necessaria attività di informazione e accompagnamento delle aziende associate nei rapporti con la Borsa anche per la corretta predisposizione della pratica di ammissione al progetto". "Lo scorso settembre abbiamo siglato anche una partnership che prevede specifici vantaggi agli associati a Unindustria Treviso che entrano in Elite. La nostra Associazione guarda con interesse all'innovazione finanziaria quale risorsa di crescita di un sistema industriale competitivo e internazionalizzato e per questo dispone di una struttura di elevata professionalità, riconosciuta come best practice di Confindustria, tale da supportare le imprese anche in operazioni di apertura del mercato dei capitali e di finanza straordinaria”, ha spiegato. Luca Peyrano, CEO e General Manager di ELITE ha aggiunto: “50 aziende ambiziose iniziano oggi il proprio precorso in ELITE, unendosi a una community internazionale sempre più dinamica e di qualità. Tre evidenze possono riassumere in modo semplice l'impatto che ELITE è riuscita a generare in Italia in questi anni: l'aumento della dimensione delle aziende ELITE, l'aumento della loro profittabilità e l'aumento dell'occupazione generata dalle aziende in termini di addetti. Siamo convinti che l'accesso a nuove forme di finanza rappresenti una leva importante per migliorare la competitività delle aziende italiane a livello globale ma riteniamo che forti competenze manageriali e una chiara visione siano indispensabili per creare sempre più valore. Le società ELITE giocano un ruolo cruciale nel raggiungimento di questo obiettivo con un importante numero di operazioni di finanza straordinaria a sostegno della crescita per un controvalore di oltre 7 miliardi di euro”.

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