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Le proposte di Prioritalia per il rilancio del Paese

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Milano, 9 giu. - (AdnKronos) - Trasformazione digitale, inclusione e territori, welfare, demografia e patto tra generazioni. Sono questi i temi dibattuti al Meeting Prioritalia 2018 dal titolo Costruire un patto generazionale nell'economia dell'innovazione e delle competenze. Oltre 70 persone tra manager e leader sociali e d'impresa hanno lavorato in appositi gruppi per sviluppare proposte che sono state presentate alla platea con gli interventi di Guido Carella presidente di Manageritalia e Marcella Mallen presidente di Fondazione Prioritalia. In chiusura la tavola rotonda di confronto con la politica. “Bello – ha detto Matteo Richetti Pd davanti a una platea di quasi 300 manager – sentir parlare di progetti concreti per rilanciare il Paese e vedere i sindacati, quelli dei manager, occuparsi non dell'interesse corporativo, ma di quello dell'Italia e degli italiani. Dovremmo farlo anche noi politici”. Poco prima Claudio Borghi Lega, apprezzando anche lui il senso dell'incontro, ha affermato: “sono anni, da Monti a oggi, che tolgono soldi ai cittadini e al sistema con una politica volta solo alla decrescita. Noi vogliamo invertire la rotta e i 5 miliardi che potrebbero servire per intervenire sulla Fornero potremmo anche recuperarli rilanciando i consumi, l'economia e il Paese abbassando le tasse con la flat tax e quindi aumentando il gettito complessivo”. Un'ipotesi, accolta con un po' di scetticismo in platea, che ha dato il la all'intervento di Marco Bentivogli, segretario generale Fum Cisl, che ha detto “Facciamo lavorare il Governo, ma smettiamo di illudere il Paese e i cittadini dimenticandoci dell'andamento demografico e della speranza di vita e facendo credere che il futuro stia nel dare il reddito di cittadinanza invece del lavoro”. Poi chiudendo il suo intervento ha detto: “non possiamo chiudere l'Ilva, ma dobbiamo rilanciarla perché ci serve per lo sviluppo. Così come sono determinanti immigrazione, innovazione e competenze, perché è la mancanza di tecnologia che distrugge lavoro, non il contrario”. “Apprezzo che i manager – ha detto poi Andrea Mandelli, Forza Italia – si interroghino su come rilanciare il Paese. Serve agire sulla formazione, che deve cambiare profondamente e supportare davvero il sistema, e orientare la Politica e la Pa al servizio dei cittadini piuttosto che a complicare loro la vita”. Stefano Cuzzilla – presidente di Federmanager e vicepresidente Prioritalia, così come in apertura dell'evento Guido Carella, presidente Manageritalia – ha ribadito, chiudendo la tavola rotonda, che “l'interesse dei manager collima con quello del Paese, non per buonismo, ma per realismo e per il ruolo che ricoprono. Dobbiamo portare l'innovazione in azienda e nel lavoro, ma questo non basta, vogliamo accompagnare il Paese verso un'innovazione che permei anche la società, perché solo così potrà esserci uno sviluppo vero e duraturo e quell'osmosi e sinergia ormai indispensabili tra economia e società”. Alla tavola rotonda, aperta da Aldo Cazzullo del Corriere della Sera, mancavano solo i rappresentanti del Movimento 5S, che hanno declinato l'invito. Chiudendo l'intensa giornata, Marcella Mallen presidente di Prioritalia -costituita in Fondazione a inizio anno da Cida e Manageritalia, ma attiva come associazione sin dal 2012 – ha detto: “Oggi è emerso con forza l'impegno che, quale veicolo per portare il contributo dei manager nella società, abbiamo assunto anni fa e già sviluppato con tante azioni. Una sfida che continua prendendoci oggi ancor più la responsabilità di pensare ad uno sviluppo sostenibile con un particolare sguardo alle giovani generazioni. Da domani lavoreremo per realizzare la prima edizione del Premio Prioritalia sul senso civico, elaborare le idee progettuali generate anche oggi, fare sintesi e individuare le priorità su cui intervenire. La risposta del Meeting di oggi rafforza l'impegno a metterci a disposizione della collettività con le nostre competenze per dare consistenza al Paese, nel senso di concretezza, credibilità e coesione per crescere tutti e davvero”.

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