Energia, biogas pronto a fare la sua parte
Roma, 20 lug. - (AdnKronos) - “Disponibilità totale al confronto e allo scambio d'informazioni con il governo e con i ministeri dell'Ambiente, delle Politiche Agricole e dello Sviluppo Economico sui temi legati alla Strategia energetica nazionale”. Christian Curlisi, direttore del Consorzio Italiano Biogas, lo sottolinea a margine della tavola rotonda “Italia 100% Rinnovabile” organizzata nel contesto del festival Ecofuturo in corso a Padova con il coinvolgimento, tra gli altri, del senatore Gianni Pietro Girotto Presidente della X Commissione permanente del Senato su industria commercio e turismo. Rispetto alle recenti dichiarazioni del ministro Luigo Di Maio sull'intenzione di voler rivedere in chiave più ambiziosa gli obietti della Sen, coinvolgendo e allineando l'attività delle aziende di stato, il direttore Cib commenta: “Stiamo recependo stimoli molto interessanti dal Governo e crediamo che le oltre 800 aziende nostre associate, forti di una capacità installata di oltre 400 MW, possano contribuire a sostenere, al pari delle aziende di stato, una strategia di decarbonizzazione dell'economia”. “La programmabilità del biogas/biometano agricolo è, infatti, una caratteristica difficile da ignorare – spiega Curlisi – i nostri impianti sono perfettamente complementari con le altre rinnovabili, poiché consentono di bilanciare la rete durante i picchi produttivi delle Fer intermittenti producendo biometano e, viceversa, di produrre energia elettrica nei momenti di bassa produzione delle Fer". L'Europa, ricorda il direttore Cib, "ci chiede di coprire entro il 2030 il 63% del fabbisogno elettrico nazionale con le rinnovabili, questo comporta una necessità di energia per il bilanciamento delle fonti intermittenti di circa 8,5 TWh. Il biogas/biometano è una soluzione immediatamente disponibile e utile a questo scopo”. “Anche sul fronte della mobilità – conclude Curlisi – il biometano, quale biocarburante avanzato, può avere un ruolo centrale nell'alimentazione dei trasporti di difficile elettrificazione come veicoli pesanti, trasporti navali, meccanizzazione agraria e aviazione. Non dimentichiamo poi che circa 1 milione di veicoli circolanti nelle strade italiane è alimentato a metano e che molti veicoli diesel, che dispongono di un ciclo di vita ancora lungo, possono essere riconvertiti in dual fuel con prospettive molto interessanti in termini di riduzione delle emissioni e del particolato”.