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Pensioni d'oro, giudici e professori si salveranno dai tagli

Cristina Agostini
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"Con il vecchio metodo retributivo il rendimento decresce fino allo 0,9% sopra i 45mila euro lordi", ha spiegato Giuliano Cazzola, esperto di materia previdenziale, al Giornale chiarendo che in sostanza le le pensioni d'oro sono già contributive perché la loro rivalutazione è sganciata dallo stipendio e "accoppiata" con i versamenti contributivi. Leggi anche: Pensioni d'oro, il documento riservato. Taglio fino al 20% Luigi Di Maio si è accorto dell'arcano, infatti il progetto di legge D'Uva-Molinari prevede che il ricalcolo contributivo sia effettuato sulla base di una riparametrazione sull'età per il pensionamento di vecchiaia. Ma questo creerebbe uno squilibrio nel caso di categorie professionali vanno in pensione, per legge, in età avanzata come i magistrati e i professori universitari, i notai e i medici. Questi vedrebbero addirittura un incremento del loro assegno perché se si sono ritirati dal lavoro conservando una quota retributiva sono già stati penalizzati e quindi ora gli verrebbe restituito quanto perso. Un vero paradosso.

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