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Mario Marchi, fuori-onda Dalla Vostra Parte: la rettifica

Davide Locano
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Riceviamo e pubblichiamo: In nome e per conto del Signor Mario Marchi, che sottoscrive la presente per ratifica e mandato, Vi rappresento quanto segue. Il mio assistito, giornalista, nel gennaio del 2017 era in forza alla redazione giornalistica del gruppo Mediaset; in particolare, egli veniva utilizzato, quale inviato e conduttore di dirette, al programma “Dalla Vostra Parte”, in onda su Rete4 alle 20.30. In data 11.1.2017 il Signor Marchi è stato inviato in un comune in provincia di Arezzo per condurre un collegamento insieme a un gruppo di vittime della nota vicenda della Banca Etruria. In studio era presente, quale loro interlocutore politico, l'on Enrico Zanetti, al tempo viceministro dell'economia del Governo Renzi. Occorre sottolineare che il mio assistito non ha avuto alcun ruolo nella determinazione dell'oggetto della puntata, nella selezione dei partecipanti, nei contatti con questi ultimi prima della trasmissione, nella definizione di modi e tempi del collegamento o in relazione a qualsiasi altra variabile del programma. Quando è stato annunciato il collegamento, la regia ha invitato i presenti, che avevano già cominciato a palesare invettive contro il Governo allora in carica, ad interloquire in modo efficace con l'on Zanetti. Il mio assistito, allora, come nel normale stile giornalistico, ha “rotto il ghiaccio” con il pubblico presente con toni informali. In particolare, mentre ancora non era in onda, senza pertanto che alcuno, da studio o da casa, potesse sentire alcunché, il mio assistito si è rivolto all'ospite più “acceso” con un tono platealmente scherzoso ed iperbolico,chiedendo: “Allora, chi mi vuole scuoiare Zanetti ?”. Va notato, per inciso, che l'intento del Signor Marchi era esattamente quello contrario: utilizzare l'ironia al fine di stemperare i toni oltre che identificare le persone potenzialmente da escludere dal dibattito. Ciò è tanto vero è che, durante il collegamento, egli non ha fatto intervenire il risparmiatore più “agitato” preferendo, invece, dare la parola ad altri. La puntata, infatti, si è svolta nel migliore dei modi, senza attacchi personali e senza alcuna doglianza da parte di alcuno dei convenuti. La sera del 16.1.2017, la trasmissione satirica Striscia la Notizia, in onda su Canale 5 alle ore 20:30 – quindi in prima serata, nella fascia di massima visibilità (spettatori medi 6/7 milioni) – ha trasmesso un “fuori-onda” della trasmissione accompagnandolo da commenti di completo travisamento dei fatti. Con i toni accusatorî e canzonatorî tipici di quella trasmissione, infatti, è stato sostenuto, erroneamente, che il Signor Mario Marchi avrebbe “preparato” di una sorta di “agguato” all'on. Zanetti, asseritamente imponendo ai presenti una sorta di “copione” di aggressione verbale. Senza minimamente verificare la verità sostanziale dell'accusa scagliata contro il mio assistito, senza procedere ad ulteriori verifiche, senza acquisire alcuna informazione, senza consultare il mio assistito, la Vostra testata ha acriticamente ripreso la gravissima accusa infondatamente lanciata da Striscia la Notizia (il cui reperimento è stato da Voi enormemente facilitato a mezzo di un link), peraltro esacerbandola con ulteriori toni di accusa e di scherno, contribuendo in maniera rilevantissima alla sua diffusione tra il pubblico ed alla messa alla gogna del Signor Mario Marchi. Tale inopinata condotta ha portato enorme discredito, personale e professionale, al mio assistito, che si è visto bersagliato di accuse infamanti sia di persona che anche sui social network, sui quali la notizia, frattanto, andava rimbalzando senza controllo. La bagarre, cui la Vostra condotta ha contribuito in maniera rilevante, ha motivato il Dott. Paolo Pirovano, consigliere nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, a segnalare la vicenda agli organi disciplinari competenti. Ne sono conseguiti ulteriori, ingenti danni per il mio assistito, che sono consistiti, tra gli altri, nella “censura” da parte della direzione della sua testata, nella sua rimozione dal ruolo di inviato per il programma “Dalla vostra parte”, nella perdita dei proventi derivanti dalle trasferte praticamente quotidiane, nei conseguenti danno professionali, all'immagine ed alla vita di relazione che ben si possono immaginare. Il procedimento disciplinare avviato nei confronti del Signor Mario Marchi si è concluso con la delibera n. 22/2018 del 17.7.2018, depositata presso la Segreteria del Consiglio di disciplina nazionale dell'Ordine dei Giornalisti il successivo 18.7.2018 (ne allego copia per comodità di consultazione), nella quale: 1. il mio assistito è stato scagionato senza riserve da ogni addebito, in quanto “il giornalista – come è stato possibile accertare – non ha agito in spregio al dettato deontologico imputatogli”; 2. la trasmissione del fuori-onda di cui trattasi è stata censurata, in quanto, “rifuggendo dalla pur doverosa contestualizzazione della frase captata, ha danneggiato la figura del giornalista restituendo al pubblico più vasto un'immagine svilente del cronista nell'impossibilità peraltro per lo stesso di intervenire a sua tutela”. Prof. Avv Emiliano Marchisio, per ratifica e mandato Mario Marchi

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