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Rc Auto equa, altro caso nel governo: per la Lega "non esiste". Ma il M5s conferma: cosa sta succedendo?

Davide Locano
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Lo scontro in maggioranza non è soltanto sul condono. Al governo, l'aria è sempre più tesa. Ora si accende anche il caso Rc Auto. Si parla della norma che mira ad introdurre una "tariffa equa", misura difficilmente digeribile dalla Lega. Tanto che il viceministro all'Economia del Carroccio, Massimo Garavaglia, attacca: "Una norma mai vista, né condivisa. Quindi, il problema non esiste". Ma fonti del M5s hanno replicato affermando che il tema e la misura sono stati discussi nella riunione sulla manovra la scorsa settimana ed inviati alla Lega martedì mattina. Il dibattito, nel dettaglio, si accende su due punti controversi. Il primo: la formula un po' criptica che è apparsa sul comunicato diffuso dopo il Consiglio dei ministri di lunedì. "Per realizzare una Rc auto equa, con canoni differenziati rispetto al territorio si eliminano i vincoli di trasferimento della polizza da un assicuratore a un altro". Che cosa s'intenda, insomma, è un piccolo mistero. Leggi anche: Rc Auto equa: ecco chi rischia il massacro Secondo nodo, le dichiarazioni di Luigi Di Maio, secondo cui "le assicurazioni Rc auto saranno eque finalmente, perché in alcuni posti si pagava davvero troppo". Parole che, tra gli addetti ai lavori, hanno fatto fiorire diverse ipotesi: dalla tariffa unica fino ad altri escamotage relativi all'utilizzo della scatola nera. Il mistero, intanto, continua: la Lega smentisce la norma, i grillini invece la confermano. In quale forma? Chissà...

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