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Alberto Bagnai attacca Mario Draghi: "Intervento improprio sulle banche, un comportamento assurdo"

Caterina Spinelli
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Alberto Bagnai non ci sta e replica a Mario Draghi: "Mi sembra improprio che il massimo responsabile della stabilità finanziaria in Europa emetta degli allarmi, seppur poi velati, circa la tenuta delle banche di un Paese che è sotto il controllo della sua vigilanza". Il presidente leghista della Commissione Finanze del Senato risponde alle parole del numero uno della Bce, che ieri, 25 ottobre, in conferenza stampa a Francoforte, aveva definito "lo spread una minaccia per le banche".  "Difficilmente - prosegue Bagnani - mi immagino un governatore della Banca d'Italia dire che una banca tale è poco solida a mercati aperti. Un comportamento simile sarebbe del tutto assurdo, come è assurdo che il governatore della Banca centrale dica che c'è un rischio, lui quel rischio deve gestirlo e finora lo ha fatto tramite il Quantitative esasing". E continua: "Il Qe è l'acquisto di titoli pubblici e privati da parte della Bce, cioè una monetizzazione mascherata del debito pubblico". Per il leghista, con il Qe, la Bce avrebbe "fatto senza dire che lo stava facendo, quello che le banche centrali in tutto il mondo fanno, cioè ha garantito il debito pubblico". "Io la preoccupazione sulla tenuta del sistema bancario l'ho espressa nel 2013, prima che venisse approvata dai governi precedenti la proposta del Bail in, che poi ha rappresentato, alla fine del 2015, una massiccia perdita di capitalizzazione per tutto il sistema bancario italiano". Secondo Bagnai è evidente che il nostro Paese abbia "delle difficoltà strutturali che vanno affrontate non minacciando le banche, ma facendo politiche per la crescita ed è esattamente - secondo il presidente della Commissione Finanza - quello che questo governo sta facendo". "Dunque ravviso qualcosa di paradossale e surreale in questo dibattito, si creano allarmi che non esistono tramite un sistema dei media che ancora risponde all'opposizione che fa il suo lavoro", conclude. Insomma, le sue parole fanno eco a quelle del ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, che ha invitato Draghi ad assumersi le proprie responsabilità in caso di innalzamento dello spread. Leggi anche: Mario Draghi e l'allarme spread: "Attente banche"

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