Pesca: Intesa Spaolo, nel rodigino gestisce 3 mld di attività finanziarie
Rovigo, 5 nov. (AdnKronos) - Nel secondo trimestre del 2018 il distretto Ittico del Polesine e del Veneziano ha esportato 26,3 milioni di euro, poco meno di quanto sviluppato nello stesso periodo dell'anno precedente (-1,1%). Più precisamente ad aumentare sono state le esportazioni di pesce fresco (+5,1%), mentre sono diminuite le vendite all'estero di pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati (-7,1%). Su base semestrale il distretto ha registrato valori di export pari a 48,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quanto esportato nella prima metà dello scorso anno, ma il 15,8% in più rispetto ai valori registrati nel 2008. Lo rileva il Monitor dei distretti industriali del Veneto, curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, aggiornato al primo semestre 2018 Tra i mercati di sbocco i risultati migliori sono venuti nel secondo trimestre 2018 dalle vendite in Francia, che assorbe il 12% del totale export ed è tornata a crescere a ritmo sostenuto (+11%): è stata così invertita la tendenza negativa iniziata nel 2017. Anche la Germania, che spiega da sola più di un terzo delle esportazioni del distretto (17,2 milioni di euro nel primo semestre 2018), si è riportata in territorio positivo. In evidenza poi la Polonia che dopo il forte calo accusato nel 2017 ha mostrato segnali di recupero, grazie a un ottimo secondo trimestre del 2018 (+41,2% variazione tendenziale). Il mercato ungherese si conferma infine uno sbocco molto dinamico per la produzione ittica del distretto veneto: nel primo semestre del 2018 il ritmo di crescita si è mantenuto a doppia cifra, così come si era registrato nel 2017.