Credito: Intesa Spaolo e Assindustria Venetocentro insieme per filiere (2)
(AdnKronos) - In particolare Intesa Sanpaolo ha elaborato per le imprese appartenenti alle filiere, un nuovo modello di rating che valorizza i fattori qualitativi non ancora presenti nel bilancio: oltre all'appartenenza alle filiere, si considerano la presenza di marchi e brevetti, l'attività di ricerca e innovazione, la presenza di progetti di sviluppo e il posizionamento competitivo dell'azienda, l'adozione di coperture assicurative e l'adesione al rating di legalità, la qualità del management, l'attenzione alla qualità delle risorse umane e la formazione. A livello veneto hanno già aderito al programma di Intesa Sanpaolo 61 aziende capofila con complessivi 8.800 dipendenti e oltre 620 imprese fornitrici per un giro d'affari globale di 5,8 miliardi di euro. Nelle province di Padova e Treviso hanno aderito già 23 aziende capofila con circa 3.000 dipendenti, oltre 300 imprese fornitrici per un giro d'affari complessivo di oltre 2,6 miliardi di euro. Lo studio di Intesa Sanpaolo evidenzia che nel Triveneto è elevata la diffusione di filiere produttive, grazie anche alla presenza di molti distretti industriali. Spiccano, in particolare, le due province di Padova e Treviso, che si caratterizzano per l'elevata vocazione industriale (quota di valore aggiunto del 36% per Treviso e del 28% per Padova), superiore al dato medio nazionale (24%) e per la forte propensione alle esportazioni sui mercati esteri. Più della metà del valore aggiunto di Treviso viene esportato (export su valore aggiunto 51%) e per più di un terzo quello di Padova (export su valore aggiunto 34%).