Manovra: Confartigianato veneto la boccia, no a partito decrescita irresponsabile (2)
(AdnKronos) - "Messa in sicurezza la Pedemontana, grazie alla caparbietà veneta e del governatore Zaia, oltre che alla provvidenziale irreversibilità degli atti amministrativi, è scoppiata la vicenda TAV che, com'è noto, non è solo una questione piemontese ma tocca, nel percorso del cosiddetto corridoio 5, tutte le Regioni del nord e le principali adduttrici. Torna d'attualità l'alternativa del percorso a nord delle Alpi, che sarebbe un colpo di grazia alle Regioni del centro nord italiano, quello che produce ed esporta", prosegue Bonomo. "Ad aggravare lo status quo nel pieno dei negoziati per le autonomie regionali, già molto articolati e complessi, il Governo, nella legge di bilancio, ha inserito una trovata geniale e di segno diametralmente opposto: la centrale di progettazione delle opere pubbliche - avverte - Centinaia di assunzioni di professionisti, in barba alle logiche di km zero e alle promesse di rivedere la legge sugli appalti per consentire un maggiore coinvolgimento delle imprese del territorio. Un carrozzone che contraddice in pieno, oltre che il buon senso, le speranze di autonomia e di sussidiarietà". E, ancora: "Poi c'è il capitolo termovalorizzatori. Siamo tutti d'accordo che la raccolta differenziata è la strada da percorrere. Lo ha fatto il Veneto e la provincia di Treviso in particolare, fino ad essere eletta a riferimento. Ma il modello funziona perché ci sono impianti di selezione e compostaggio; funziona perché ci sono termovalorizzatori nelle vicinanze (Trieste, Padova e Venezia, ad esempio) per bruciare la frazione residua. Nella terra dei fuochi la differenziata è osteggiata, anche culturalmente. Gli impianti di compostaggio sono contrastati e i termovalorizzatori messi all'indice, tanto ci pensa l'erario a sostenere il viaggio delle immondizie in Germania e nei siti del nord".