Manovra, Pil e posti di lavoro: arriva l'apocalisse economico finanziaria
Una autentica apocalisse economico-finanziaria. E' quella che Federico Fubini descrive sul Corriere della Sera mettendo assieme i dati macro e micro-economici degli ultimi sei mesi, quelli durante i quali l'Italia è stata governata da lega e M5S: Fubini parte dal dato del terzo trimestre sul Pil, che ha iniziato a contrarsi (-0,1%) per la prima volta dal 2014, ricordando come, se quel segno negativo sarà confermato negli ultimi tre mesi dell'anno che sta per finire, tecnicamente l'Italia potrà essere definita "in recessione". Ancora, si legge sul Corsera, "da quando Giuseppe Conte siede a Palazzo Chigi, secondo una elaborazione sulla base dei datti istat aggiornata a ottobre, in Italia si sono persi in media 627 posti di lavoro al giorno. L' indice della Banca d' Italia che sintetizza tutti i dati disponibili, Ita-Coin, mostra come ottobre sia persino più debole di settembre. Ciò significa che la fine dell' anno si prospetta anch'essa in arretramento: nel febbraio prossimo, nella fase più delicata dell' emissione di titoli di Stato per finanziare il debito nel 2019, l' Istat potrebbe dover comunicare che l' economia è scivolata anche alla fine di quest' anno e dunque il Paese è tecnicamente in recessione". Leggi anche: Luigi Di Maio, Ferruccio De Bortoli lo asfalta su Draghi: "Attaccarlo è da irresponsabili" E ancora: "L' Italia che si è affidata a Lega e M5S era ancora fragile, probabilmente tutt' altro che pronta ad affrontare la fine del sostegno della Banca centrale europea. Gli acquisti di titoli di Stato con il 'quantitative easing' valevano 7,95 miliardi di euro a dicembre scorso, 3,94 miliardi a giugno e 1,75 miliardi in ottobre. In parallelo a questo declino l' economia si è fermata, così come ha frenato l' intera area euro mentre la Bce nel 2018 era costretta a rallentare gli interventi. Ma nessun Paese europeo è piombato in recessione a 'quantitative easing' ancora in corso come l' Italia".