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Manovra, la fregatura del governo per i dipendenti: "Che fine fanno quelli col contratto"

Gino Coala
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C'è una minaccia per i lavoratori italiani nascosta nella manovra economica e finora parecchio sottovalutata. Secondo uno dei candidati alla segreteria della Cgil, Vincenzo Colla, qualche sospetto viene a guardare la conferma dell'aliquota al 15% per le partite Iva: "Guardate che lì ci sono due colpi - ha detto a La Stampa - uno al principio costituzionale della progressività della tassazione in base al reddito. Chi ha un reddito di 65mila euro, dovrebbe essere tassato in modo eguale, indipendentemente dall'attività svolta. Se io tasso la partita Iva fino al 15%, mentre l'aliquota più bassa per un operaio o di un pensionato è al 23%, do un colpo mortale all'Irpef. Ma attenzione - aggiunge il sindacalista - questo nuovo regime farà in modo che un pezzo di lavoro a tempo determinato si sposterà lì, sulla partita Iva". Leggi anche: Pensioni, la fregatura per i dipendenti pubblici: addio alla buonuscita, quando potranno riscuoterla

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