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Istat, la pressione fiscale sale al 40,4 per cento e scende il potere d'acquisto delle famiglie

Cristina Agostini
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Nel terzo trimestre del 2018 la pressione fiscale è stata pari al 40,4 per cento, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A rivelarlo è l'Istat che sottolinea che nei primi tre trimestri del 2018, la pressione fiscale si attesta al 39,7% del Pil, in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2017. Nel terzo trimestre del 2018 salgono il reddito delle famiglie e i consumi mentre cala il potere d'acquisto. In termini nominali, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all'8,3%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. A fronte di una variazione dello 0,3% del deflatore implicito dei consumi, il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. La quota dei profitti sul valore aggiunto delle società non finanziarie, pari al 41,4%, è diminuita di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 22,2%, è aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente La quota dei profitti sul valore aggiunto delle società non finanziarie, pari al 41,4%, è diminuita di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 22,2%, è aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

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