Giochi: giovani, curiosi e influenzati dalla tv, ecco i nuovi giocatori (2)
(AdnKronos) - Un giovane su tre è consapevole che giocare implica una perdita di denaro, tant'è che tre su dieci hanno dichiarato di essere tornati a giocare per cercare di recuperare i soldi persi. Il 14% pensa che il gioco dia dipendenza, tuttavia decide lo stesso di praticarlo. Il motivo? Semplice curiosità (26%), o divertimento (23%), ma anche per caso (20%). Non manca chi gioca per la speranza di vincere del denaro (11%). Ad influire sulla decisione di giocare è anche il contesto familiare e le amicizie. Si gioca di più tra le famiglie o i gruppi dove il gioco si pratica abitualmente, in contesti di minore cultura e al Sud. Non per tutti, poi, il gioco è divertimento: il 6 per cento dei ragazzi intervistato ha ammesso di aver sviluppato pratiche di gioco problematiche, spesso con ripercussioni sia sulla sfera psico-emotiva, tra stati d'ansia, agitazione e perdita del controllo, sia su quella delle relazioni familiari e scolastiche. Dalla Lombardia arriva, tuttavia, un dato confortante: "La percentuale degli studenti che ha avuto esperienze di gioco d'azzardo -avverte Dondi- è calata dal 54% del 2014 al 48% del 2018, probabile segno che le campagne informative hanno avuto un qualche seguito". In questo senso "è importante tenere un monitoraggio del fenomeno, per poter impostare azioni efficaci di prevenzione e sensibilizzazione".