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Bankitalia: "Per la prima volta dal 2014 le banche inaspriscono i criteri per concedere i crediti"

Caterina Spinelli
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La situazione economica peggiora e le banche devono tutelarsi. Così finiscono per chiudere i rubinetti dei prestiti rivolti alle imprese. Si tratta della prima volta da quattro anni a questa parte, secondo il Regional Bank Lending Survey l'indagine periodica della Banca d'Italia che rileva l'andamento della domanda e dell'offerta di credito e della raccolta bancaria nelle regioni. "Si è interrotta la fase di allentamento dei criteri di offerta alle imprese dell'industria e dei servizi in atto dal 2014" evidenziano i dati del 2018 raccolti dagli uffici locali di Bankitalia. Il lieve inasprimento - rivela Il Giornale - non salva alcun settore: "Anche le condizioni di accesso al credito per l'edilizia, già restrittive, si sono ulteriormente irrigidite.  Leggi anche: Banche, Mattarella ferma la Commissione e scrive a Roberto Fico La stretta coincide con la percezione da parte delle banche "di un maggiore rischio di indebolimento dell'attività economica che ha annullato l'effetto concorrenza (una volta motore che spingeva le banche a concedere più facilmente credito)". Anche ai piccoli istituti gli affari non vanno tanto meglio: "A pesare sono stati i requisiti più stringenti sul patrimonio e anche la percezione del rischio. Meno fiducia nelle aziende che sono destinatarie del credito, insomma". Le stesse aziende - conclude il quotidiano di Sallusti - sono meno interessate al credito e agli investimenti: "Nel secondo semestre del 2018 la domanda di credito da parte delle imprese si è stabilizzata" fa sapere palazzo Koch. La sfiducia ha modificato anche i comportamenti delle famiglie. 

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