Reggio Emilia, 26 lug. (Adnkronos/Labitalia) - "Dal 2000, anno di istituzione del collocamento mirato, la Provincia di Reggio Emilia ha pensato e messo a disposizione molti strumenti per favorire l'inserimento lavorativo dei disabili, cercando di dare piena attuazione alle disposizioni contenute nella convenzione delle Nazioni Unite, che vedono nell'inserimento nel mondo del lavoro, uno dei primi diritti della persona disabile, all'interno di una societa' che includa tutti i cittadini, senza distinzione alcuna. A livello pratico sono state stipulate oltre 2.000 convenzioni con le aziende, per un totale di quasi 5.000 assunzioni previste". Lo dichiara il vicepresidente della provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi. "Come Provincia -aggiunge- abbiamo poi destinato molti fondi della formazione professionale alle categorie protette, garantendo, nell'ultimo triennio, un'adeguata formazione per 600 soggetti. Abbiamo dato continuo sostegno a nuovi inserimenti o a stabilizzazione di rapporti precari, con il risultato finale di circa 6.000 assunzioni a tempo indeterminato. Di fronte a questi dati che, ripeto, riguardano solo una parte dell'attivita' svolta dai nostri centri per l'impiego, parlare di fallimento o inutilita', mi sembra almeno velleitario". "Certo il rallentamento dell'economia di questi ultimi 5 anni, ha avuto notevoli ripercussioni sulla situazione dei disabili, ma la provincia di Reggio -conclude- ha cercato di fronteggiare anche questa emergenza potenziando o promuovendo alcuni strumenti che ci sono sembrati utili: ha messo a disposizione contributi per favorire lo spostamento casa-lavoro (anche attraverso incentivi per prendere la patente di guida o acquistare o adottare veicoli idonei); la gestione di questi ultimi interventi ha richiesto dal 2008 ad oggi la destinazione di circa 800.000 euro".