(Adnkronos/Labitalia) - Dunque, si punta ad allargare il perimetro della contrattazione di secondo livello potenziandone alcuni spazi di intervento (su materie come organizzazione del lavoro, salario variabile, orario, mansioni, formazione). Si invita anche a rilanciare una campagna per la costituzione delle Rsu, invocando un abbassamento della soglia legale per eleggerle, e ricercare, nelle realta' dove vigono piu' contratti nazionali, l'armonizzazione verso quello piu' conveniente per i lavoratori, prevedendo apposite clausole di adattamento. Nel settore dell'edilizia, in particolare, si avverte, occorre "reagire alla decostruzione del diritto del lavoro e alla scomposizione elusiva della figura del datore" e "migliorare il presidio e il coordinamento sindacale sull'organizzazione del lavoro nel cantiere". Il cantiere diventa "luogo dove si realizzano forme di codatorialita' fra diverse imprese, legate da una integrazione organizzativa gerarchica, verticale e orizzontale, per effetto dei vincoli contrattuali di diritto commerciale". Si parla poi di "responsabilita' solidale" in relazione agli obblighi sulla sicurezza, sulla legalita' e sulla regolarita' contributiva. Quanto al trattamento normativo ed economico, non dovrebbe essere inferiore a quello previsto nel contratto nazionale dell'attivita' prevalente, con la possibilita' di apposite integrazioni salariali di cantiere. Infine, si rimarca il ruolo dei sindacati territoriali confederali e di categoria per la ricerca di soluzioni condivise da applicare al cantiere, su basi convenzionali.