Milano, 15 ott. (Adnkronos) - In Italia nei primi 9 mesi del 2012 hanno portato i libri in Tribunale piu' di 35 imprese al giorno, quasi 1.000 al mese, per un totale di 8.718 fallimenti. E' quanto emerge dall'analisi dei fallimenti in Italia, aggiornata alla fine del terzo trimestre 2012, realizzata da Cribis D&B, societa' del gruppo Crif specializzata nella business information. Nello specifico, dopo i 3.212 casi rilevati nel primo trimestre e i 3.109 del secondo, nel terzo trimestre dell'anno (caratterizzato dalla presenza del mese di agosto, che tradizionalmente ne comprime la dinamica) sono fallite 2.397 imprese (contro le 2.205 del terzo trimestre 2011). Considerando il trend a partire dal 1 gennaio 2009, quando la crisi economica ha iniziato a far sentire, sono complessivamente 41.556 le imprese ad aver dichiarato fallimento. Il numero di fallimenti registrato in Italia nel terzo trimestre 2012 cresce sensibilmente sia rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (+9%), sia rispetto agli anni precedenti (+16% rispetto al 2010 e soprattutto +39% rispetto al 2009). Nei primi nove mesi del 2012, a fallire in Italia sono state soprattutto societa' di capitali, con 6.674 casi, pari al 77% del totale. Solo una minoranza invece sono societa' di persone (1.075 casi, pari al 12%) e ditte individuali (969 casi, pari all'11%). (segue)