Firenze, 18 ott. - (Adnkronos) - "Aumenti necessari a causa dei tagli del Governo, ma attuati con equita', esentando le fasce di reddito piu' basse dagli interventi sulle tariffe, necessari per garantire i servizi di trasporto". Questa la logica che ha guidato la scelta della Regione Toscana di creare, per la prima volta, due diverse fasce di prezzo, 'tariffa ordinaria' e 'tariffa Isee', per gli abbonamenti ferroviari regionali, per gli abbonamenti Pegaso e per gli abbonamenti alle linee bus di competenza regionale (quelle che prevedono tratti autostradali che collegano capoluoghi o centri maggiori lontani da Firenze). L'introduzione scattera' dal primo di novembre, ma chi ha reddito certificato Isee inferiore ai 36.151,98 euro, non vedra' modificate le tariffe attuali. In base allo studio che e' stato effettuato dall'Irpet si tratterebbe di oltre il 70% degli attuali utenti. Chi invece ha redditi superiori avra' un aumento del 20% sugli abbonamenti. Per i biglietti di corsa singola, invece, e' previsto un aumento generale del 10% (tranne i biglietti per la ferrovia TFT, +20%). "Abbiamo fatto una scelta di equita' sociale e abbiamo scelto di introdurre per la prima volta anche nel trasporto pubblico tariffe differenziate in base al reddito, riducendo al massimo la burocrazia per gli utenti toscani - spiega l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao - Dobbiamo renderci conto che i tagli statali alle risorse per il tpl, su ferro e su gomma, sono insostenibili e mettono in crisi un intero settore, non solo in Toscana. Se vogliamo salvaguardare il servizio serve coraggio. Sul tpl gomma abbiamo messo a punto una riforma che portera' efficienza e risparmio, sul trasporto ferroviario serve riorganizzare le linee intervenendo sulle corse poco utilizzate. Ma questo non basta. Il Governo, anche nell'ultima legge di stabilita' ci obbliga ad aumentare i ricavi se vogliamo garantire un livello di servizi adeguato". (segue)