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Bce, svolta-Lagarde: sì all'acquisto dei titoli di Stato spazzatura. Lagare anticipa S&P's: che cosa sa?

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Mancano poche ore al vertice europeo tra capi di Stato dove all'ordine del giorno ci sarà il pacchetto di aiuti contro il coronavirus. E proprio a poche ore dal vertice, ecco muoversi la Bce di Christine Lagarde. Una mossa storica, va detto: l'istituto di Francoforte ha deciso di abbassare fino a settembre 2021 i requisiti minimi di qualità creditizia nelle operazioni di credito dell'Eurosistema. La comunicazione è arrivata in una nota. E che significa? Presto detto: la Bce potrà acquistare anche titoli spazzatura, quelli che le agenzie di rating bollano come "junk".

 

Quando nel 2012 la Bce allora guidata da Mario Draghi svoltò con il piano di acquisto di titoli di Stato, escluse però quelli "spazzatura". All'epoca il problema riguardava soltanto la Grecia, l'unica che aveva titoli-spazzatura: la Bce, infatti, fece incetta dei titoli di altri paesi travolti dalla crisi, Italia compresa. Ma oggi il quadro è cambiato. Come riporta La Stampa, Moody's e S&P's, a breve, potrebbero declassare i nostri titoli di Stato a "spazzatura", attualmente sono a un solo gradino da quella soglia. Simile problelma potrebbe averlo la Spagna. Ed in questo contesto, insomma, la mossa della Bce si può rivelare decisiva. 

 

Ma la decisione che ha anticipato quella della agenzie di rating, però, ha scatenato anche dei sospetti, sintetizzati dal titolo con cui Dagospia rilancia l'intera vicenda: "C'è qualcosa che la Lagarde sa e noi non sappiamo?". Già, la peculiarità infatti è che la Bce si sia mossa ancor prima del downgrade offrendo un sostanziale paracadute per i bond italiani. Una circostanza che forse andrebbe chiarita.

 

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