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Decreto Sostegno, il governo valuta la cancellazione di debiti e cartelle: le regole per non pagare

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La cancellazione di debiti e cartelle esattoriali sembra ormai cosa fatta: il provvedimento dovrebbe essere parte integrante del decreto Sostegno cui il governo sta lavorando in questi giorni. Tuttavia non sono ancora chiari alcuni dettagli e si discute sulle condizioni minime per poter accedere ai vantaggi della misura. Sono tante, infatti, le polemiche legate al discorso del condono. Polemiche che potrebbero spingere l'esecutivo a restringere il gruppo dei possibili beneficiari. 

 

 

 

Fino a qualche giorno fa sembrava decisa la rottamazione delle cartelle esattoriali relative agli anni 2000-2015 di peso complessivo inferiore ai 5mila euro. Ma stando alle ultime notizie, come riporta il Giornale, il governo starebbe pensando di inserire un nuovo paletto con l'obiettivo di ridurre il numero dei condoni. In particolare, vorrebbe dare la possibilità di accedere alla rottamazione delle cartelle inferiori ai 5mila euro solo a quei contribuenti che dimostrino un reddito Irpef inferiore ai 30mila euro.

 

 

 

 

Le posizioni dei partiti sull'argomento sono molto diverse tra loro. La Lega, per esempio, avrebbe voluto l'eliminazione dei debiti al di sotto della soglia di 10mila euro, mentre il Pd puntava a non includere i redditi medio-alti nei benefici previsti dalla rottamazione. Sulla questione è intervenuto anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi: "La posizione di Confindustria è da sempre molto chiara: non chiediamo mai condoni e stralci di cartelle esattoriali. Se il governo vuole intervenire, è una scelta politica, non certo una richiesta di Confindustria".

 

 

 

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