Sciopero del grembiule
I genitori: costa troppo
Il grembiule a scuola faceva discutere già per il fatto che fosse obbligatorio. La proposta avanzata dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, non è mai stata digerita. Ora, a poche settimane dal ritorno tra i banchi per il nuovo anno scolastico, le lamentele tornano a farsi vive, anche per una questione prettamente economica. Le associazioni dei consumatori chiedono infatti ai genitori di fare lo sciopero della “blusina” di fronte al rincaro dei prezzi: gli aumenti rispetto ad un anno fa arriverebbero anche al 40%. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori parlano di un “effetto Gelmini”, perché la proposta del ministro avrebbe “determinato un rialzo dei prezzi assurdo, che non può certo trovare giustificazione in un aumento della domanda”. Rispetto al 2007, il rialzo medio, per la precisione, sarebbe del 41,1%, mentre rispetto al 2001 addirittura del 102,3%. La campagna di protesta non si ferma qui e torna di moda un vecchio leit motiv che è stato motto anche quando i genitori combattevano perché la divisa scolastica venisse abolita: chi lo possiede, non lo faccia indossare ai figli, in modo che chi non lo ha ancora acquistato non si senta discriminato”. Le associazioni dei consumatori non si fermano qui, anzi lanciano un vademecum per risparmiare. Consiglia i genitori degli studenti di non seguire la moda per l'acquisto del materiale: basta non comprare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati e si può risparmiare fino al 40%. Invita a recarsi nei supermercati con una lista della spesa, così non si spreca il tempo a comprare cose non necessarie. Consiglia di non lanciarsi immediatamente all'acquisto, ma di lasciar correre un po' di tempo per quel che riguarda scorte di matite, penne e libri. Conviene poi affidarsi ai consigli dei professori o per lo meno alle loro indicazioni, invece di buttarsi alla cieca su libri e dizionari in particolare. Per quanto riguarda lo zaino, Federconsumatori e soci lo sconsigliano caldamente, molto meglio puntare sul trolley. Chissà, magari i piccoli studenti immagineranno di andare in vacanza piuttosto che in classe…