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Il piano di Iren: 12 miliardi di investimenti e 7 mila posti di lavoro 

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Come sarà la Iren dei prossimi dieci anni? Ce lo racconta il nuovo piano industriale della multiutility che ha intenzione di investire 12,7 miliardi di euro e di creare 7 mila posti di lavoro concentrandosi su tre pilastri: decarbonizzazione, elettrificazione dei consumi, economia circolare ed efficienza energetica. La strategia industriale sarà fortemente integrata con la strategia di sostenibilità: circa l'80% degli investimenti sarà sostenibile e circa il 61% sarà destinato allo sviluppo per favorire la crescita dimensionale del Gruppo, di cui 1,6 miliardi destinati all'innovazione e 600 milioni alla digitalizzazione. 
Il gruppo conferma la dividend policy del precedente piano con un dividendo pari a 10 centesimi di euro per azione sull'utile netto 2021 (+5,3%) e una crescita del 10% annua fino al 2025. Nella seconda parte di piano, il dividendo per azione sarà pari al 50/55% dell'utile netto di gruppo. Con il nuovo piano, Iren sarà in grado di "raddoppiare il proprio business", afferma Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato. L'ambizione è di "essere il partner preferenziale per cittadini e pubbliche amministrazioni, imporsi come leader nella transizione ecologica", sostiene il presidente di Iren, Renato Boero.
Restando all’oggi, la multiutility con sede a Reggio Emilia ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di gruppo pari a 242 milioni, in crescita del 57,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. I ricavi si attestano a 3,1 miliardi, in aumento del 18,1% sull’anno scorso. Il margine operativo lordo è pari a 733 milioni (+12,3%). Positive le performance Esg con la raccolta differenziata in crescita, che si attesta a oltre il 69,4% e l’intensità carbonica in calo.    
 

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