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Pensioni, la rivoluzione del 1° gennaio: il nuovo sistema, chi incassa di più (e quanto)

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Il 2022 dovrebbe essere un buon anno per i pensionati, che dovrebbero ricevere dei soldi in più grazie alla rivalutazione degli assegni e alla revisione dell’Irpef. In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto Mef, che prevede un aumento lordo dell’1,7%: aumento reso possibile dall’adeguamento del trattamento pensionistico dell’anno in corso rispetto al 2020. Quindi l’importo della pensione cambierà per oltre 22 milioni di italiani, con variazioni legate alla fascia di reddito di ciascun pensionato.

 

 

Come riportato da Italia Oggi, si tornerà al sistema a scaglioni che determinerà un vantaggio per i pensionati, dato che le decurtazioni del tasso di rivalutazione si applicheranno esclusivamente sulle quote di assegno che supereranno certe soglie. Quindi le pensioni fino a 2.062 euro andranno incontro all’incremento pieno dell’1,7%; quelle comprese tra 2.063 e 2.577 euro riceveranno la rivalutazione dell’1,53%; quelle oltre i 2.578 euro avranno un incremento dell’1,27%.

 

 

Ciò si traduce in soldoni nel seguente modo: una pensione di 2mila euro lordi al mese verrà aumentata di 34 euro, mentre una pensione da 2.500 euro lordi al mese riceverà 42 euro in più. Come evidenziato dal Sole 24 Ore, l’adeguamento interesserà anche il valore del trattamento minimo di pensione: gli attuali 515,58 euro mensili diventeranno 524,34, mentre l’assegno sociale passerà da 460,28 a 468,10.

 

 

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