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Giancarlo Giorgetti, il sovranista delle materie prime: "Vietato vendere all'estero", la legge salva-italiani

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Stretta sulle esportazioni: la crisi in Ucraina inizia a farsi sentire anche in Italia. E il governo si attiva per evitare ricadute gravi sulla nostra economia. Va letto in quest'ottica il provvedimento che consentirà all'esecutivo di bloccare l'esportazione di materie prime strategiche, se queste risulteranno essere carenti sul mercato italiano. La misura, che prova a far fronte a un'emergenza crescente sia nelle aziende che nei cantieri, dovrebbe entrare nel decreto voluto dal premier Mario Draghi per ridimensionare i danni provocati dalla crisi ucraina.

 

 

 

La proposta di controllare l'export di materie strategiche, come il ferro, arriva dal ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Nello specifico, le aziende avranno l'obbligo fino al 31 luglio di notificare al governo le operazioni con l'estero. E l'esecutivo deciderà poi se autorizzarle o meno. Per le violazioni invece sono previste sanzioni di almeno 100mila euro e fino al 30% della vendita.

 

 

 

Le altre misure del decreto, come riporta Repubblica, dovrebbero essere: ridurre di 15 centesimi il costo della benzina, rateizzare e calmierare le bollette, dare sostegno alle imprese, ma anche aiutare i rifugiati ed estendere il golden power, cioè il potere speciale che l'esecutivo esercita quando un'azienda straniera compra azioni di un'impresa italiana in "settori strategici e di interesse nazionale". L'approvazione del pacchetto però dovrebbe slittare a domani per via dei dubbi sulle coperture. 

 

 

 

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