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Bonus auto e moto, arrivano 5 miliardi: ecco come accedere ai nuovi sconti

Antonio Castro
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Fa impressione soltanto la definizione: si tratta di un "Def di guerra". Quello che il Consiglio dei ministri ha approvato ieri ventila uno stanziamento di altri 6 miliardi da destinare a misure contro il caro bollette, sostegni all'automotive, con uno stanziamento del fondo unico pluriennale da un miliardo l'anno per otto anni, correttivi al decreto Sostegni ter in ambito Superbonus 110% e un fondo di 15 milioni a sostegno dei familiari dei professionisti sanitari deceduti per Covid. Si tratta di un pacchetto di interventi approvato da Palazzo Chigi dopo la "tradizionale" cabina di regia tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i capidelegazione delle forze politiche della maggioranza. Al piano nobile di Piazza Colonna sono arrivati una grandinata di decreti distinti: un provvedimento energia per intervenire contro il caro-bollette e con misure strutturali per aumentare la produzione nazionale e un decreto con le correzioni alla cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi (110%). Poi c'è qualcosa pure per il contenimento dei prezzi di carburanti ed energia, così come un aumento dei fondi per «coprire l'incremento dei prezzi delle opere pubbliche»; «per le garanzie sul credito» e altre misure «per assistere i profughi ucraini e per alleviare l'impatto economico del conflitto sulle aziende italiane».

 

 


GRANDINATA DI DECRETI
La partita forse più popolare e attesa è quella formalizzata del ministro Giancarlo Giorgetti, di ridisegnare e rifinanziare in maniera strutturale l'incentivo per l'acquisto di veicoli, auto e moto, elettrici, ibridi e a basse emissioni. Arriveranno 650 milioni di euro per 2022, 2023 e 2024. Anticipo delle risorse stanziate per il Fondo automotive (dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi di euro fino al 2030). Dopo la batosta della pandemia e adesso con il conflitto alle porte orientali d'Europa ce n'è abbastanza per mettere in affanno non solo l'Italia- già con il Pil al lumicino prima ancora di tutti questi disastri - ma tutta l'economia europea e globale. E così riparte l'iniezione di incentivi pubblici per puntellare l'economia e le imprese strategiche.

 

 


Il fine è chiaro: rilanciare la spesa delle famiglie che di questi tempi turbolenti si "intanano" accumulando i risparmi e rimandando qualsiasi spesa non sia proprio indispensabile. L'esecutivo finalmente ha messo nero su bianco un elenco di aiuti. Per l'acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (endotermiche a basse emissioni), con un prezzo fino a 35mila euro + Iva. Il Dpcm prevede la possibilità di richiedere un contributo di 2mila euro se è contestualmente rottamata un'auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Gli incentivi per l'acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in sono concessi soltanto alle persone e non alle società. Una piccola percentuale dei fondi è riservata invece pure alle società di car sharing. Se avete intenzione di cambiare moto o scooter qualche soldo arriva anche per l'acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi.

 

 


SCOOTER E CAR SHARING
Che si trasforma in un contributo pubblico del 30% del prezzo di acquisto fino al massimo 3mila euro e del 40% fino a 4000 mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3. Un ecobonus finanziato con 15 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024. Per i ciclomotori e motocicli termici, nuovi di fabbrica invece, è previsto, a fronte di uno sconto del venditore del 5%, un contributo del 40% del prezzo d'acquisto e fino a 2500 euro con rottamazione finanziato 20 milioni fino a 2024. 

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