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Patrimoniale, torna l'incubo: "Prelievo di solidarietà", gli importi della rapina che vuole la sinistra

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La proposta di un "prelievo di solidarietà" torna sul tavolo del governo. L'idea arriva dal segretario della Cgil Maurizio Landini, che di recente ha avuto un faccia a faccia con l'esecutivo in vista della preparazione del Def, il documento di economia e finanza che preannuncia la manovra. Prima di arrivare a quello definitivo, il governo ha deciso di aprire un tavolo di confronto con le parti sociali per quel che riguarda gli aiuti alle famiglie, i sussidi per l'aumento del costo dell'energia, il futuro previdenziale.

 

 

 

E con Landini è ritornato anche l'incubo della patrimoniale. "Abbiamo avanzato richieste precise sui mutui, sugli affitti, sulle bollette. Serve introdurre un intervento su chi ha redditi e patrimoni più alti, un prelievo, un contributo di solidarietà. 5 miliardi non sono sufficienti, serve uno scostamento di bilancio perché c'è una emergenza sociale", ha spiegato il segretario della Cgil, come riporta il Giornale. Parlando poi della "patrimoniale", ha aggiunto: "La Cgil chiede al governo Draghi un 'prelievo di solidarietà' dell'1% per i patrimoni sopra 1,2 milioni di euro per aiutare famiglie e imprese colpite dalle conseguenze della guerra in Ucraina".

 

 

 

Stando ai calcoli del sindacato, questa proposta - se attuata - potrebbe generare un gettito di 6 miliardi. In ogni caso, è difficile che Landini venga ascoltato. Anche perché il centrodestra ha dimostrato più volte di essere compatto nell'impedire una misura del genere. Altro punto molto discusso del Def, poi, è quello previdenziale. L'esecutivo, infatti, dovrebbe presentare una riforma pensionistica in grado di superare Quota 102, che ha sostituito Quota 100. Il rischio è che a fine anno, in assenza di correttivi, si ritorni alla Fornero pura.

 

 

 

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