Per la prima volta dal 2005, i rendimenti dei titoli di Stato francesi a 5 anni (Oat, 2,66%) hanno superato quelli italiani (Btp, 2,64%), segnalando che i mercati considerano più rischioso prestare denaro alla Francia rispetto all’Italia. Questo scarto, come sottolinea ilCorriere, seppur minimo, è significativo e potrebbe presto riguardare anche i rendimenti a 10 anni, con lo spread tra i due Paesi sceso a 17 punti base, il minimo dal 2007. Tradizionalmente, l’Italia, con un debito pubblico elevato (oltre 135% del Pil nel 2024), era vista come il “malato d’Europa”, mentre ora è la Francia, con un debito al 114% del Pil nel 2025, a preoccupare gli investitori, nonostante un’inflazione bassa (0,9%).
Btp da record, nell’Ue corrono più di tutti
Era dal febbraio del 2021 che lo spread dei Btp non scendeva a 92,7 punti. Ma soprattutto non accadeva da tempo che il r...Il cambiamento riflette un capovolgimento politico e finanziario. L’Italia, sotto il governo Meloni, gode di una stabilità che ha permesso un saldo primario positivo nel 2025 e beneficia dello scudo anti-spread della Bce, rassicurando i mercati. Al contrario, la Francia affronta un’impasse politica dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte di Macron nel 2024, che ha portato a un parlamento senza maggioranza chiara. Michel Barnier, nominato primo ministro, ha evidenziato la drammatica situazione delle finanze pubbliche, ma è caduto sulla legge finanziaria. Il suo successore, François Bayrou, deve trovare 40 miliardi entro luglio 2025, mentre l’ipotesi di nuove elezioni anticipate alimenta incertezze. In questo contesto, solo la Lettonia, nella zona euro, si indebita a costi superiori rispetto alla Francia.