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Pensioni, scatta il ricalcolo degli assegni: chi rischia il taglio. E occhio al reddito di cittadinanza

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Scatta il ricalcolo per le pensioni. Di fatto sul fronte previdenziale potrebbe scattare un aggiustamento degli assegni per coloro che decidono di lasciare in anticipo il lavoro. Con la nuova riforma che potrebbe prendere piede già a partire da questo autunno, potrebbe arrivare un punto di intesa su un'uscita anticipata a 64 anni ma con un calcolo dell'assegno interamente basato sul metodo contributivo. Il che comporterebbe una sostanziale riduzione dell'assegno per chi decide di non attendere i 67 anni previsti dalla legge Fornero.

 

E per essere chiari, ecco dunque le proiezioni sul ricalcolo degli assegni: il nuovo importo previdenziale sarà ridotto in una quota che va dal 10 per cento al 18 per cento, il tutto determinato da quanti anni in anticipo vengono sfruttati nella finestra per lasciare il lavoro. Intanto sul fronte incassi, va ricordato che a breve scatterà l'accredito della pensione di cittadinanza. L'assegno dovrebbe arrivare il 15 giugno per chi ha presentato richiesta dopo la scadenza delle prime 18 mensilità e il 27 giugno per tutti coloro che hanno già percepito l'assegno almeno una volta a condizione che non siano passati più di 18 mesi dal primo accredito.

 

Per verificare l'importo si può contattare il numero verde 800 666 888, oppure si può verificare la posizione in qualunque sportello Postamat o sul sito uffficiale redditodicittadinanza.gov. E anche per il reddito di cittadinanza c'è il rischio di un ricalcolo. Il sussidio è infatti nel mirino del centrodestra che chiede un restyling in tempi stretti per cambiare volto all'assegno che piace tanto ai 5 stelle...

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