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Imu, ecco perché se la tassa non salirà il merito è della Lega e di Salvini

Giuseppe Vladitara
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Nelle ultime due settimane si sono sentite parole esagerate contro Matteo Salvini, parole stonate in bocca a persone normalmente equilibrate. Aggiungo: parole ingenerose. Proviamo a ricostruire i fatti. L'11 gennaio 2021 la Lega valeva il 23,2%, Fdi il 17,2%. Poche settimane più tardi la Lega ha deciso di sostenere il governo Draghi. Da quel momento è iniziata una lenta discesa a cui è corrisposta una costante ascesa del partito di Giorgia Meloni.

L'elettorato di destra è ruspante, ama i toni forti, e soprattutto non sopporta gli eredi dei comunisti e della sinistra democristiana. Non ama nemmeno Mario Draghi, di cui ricorda il Britannia, il giudizio di Cossiga, l'eccessivo filoamericanismo. Il popolo di destra sbaglia, perché Draghi da governatore della Bce ha salvato l'Italia dal fallimento ed è persona di grande spessore.

EMERGENZA
Febbraio 2021 era un momento drammatico per l'Italia, con un governo incapace di affrontare la pandemia: il Presidente della Repubblica aveva chiesto il massimo della unità nazionale per affrontare insieme una gravissima emergenza, occorreva nel contempo evitare che una coalizione troppo di sinistra impedisse a Draghi di dare una sterzata rispetto ai disastri del Conte bis. Tuttavia di sostenere il governo Draghi, che era inflessibilmente pro vax, convintamente pro Ue e poi sarebbe stato duramente contro Putin, e generosamente pro Biden, non lo aveva ordinato il dottore a Salvini, semmai un certo senso di responsabilità. E questo i suoi critici ingenerosi lo dimenticano un po' troppo facilmente.

Oltretutto la Lega non ha nemmeno preteso in cambio un bel po' di poltrone, cosa che avrebbe fatto un qualunque "centrino" in cerca d'autore. È vero, ha dato battaglia su alcuni temi forti: catasto, ius soli, pressione fiscale, ddl Zan, inceneritori, concessioni balneari, persino sul Cnr si è fatta sentire, quando il Pd stava per metterci le mani sopra. Alcune cose le ha pure ottenute. Se gli italiani non pagheranno il doppio dell'Imu nei prossimi anni, è onesto riconoscerlo, è soprattutto merito di Salvini. Qualche commentatore velenoso e prevenuto ad ogni distinguo salviniano ha urlato al sabotaggio: il commentatore zelante sembra tuttavia ignaro delle banali regole della democrazia, che si fonda sulla dialettica e non sulla disciplina da caserma.

UNTORI
Poi è arrivata la guerra. In Francia i due partiti che hanno «vinto» le elezioni politiche sono quello di Melenchon, icona di mezza sinistra italiana, definito peraltro da the globalist uno strumento di Putin, e il Fronte Nazionale che sta ancora restituendo un finanziamento ricevuto da una banca russa qualche anno fa e che non avrebbe mai votato l'invio di armi all'Ucraina. Ebbene non risulta che Salvini abbia mai chiesto l'uscita dell'Italia dalla Nato, la Lega ha inoltre votato lealmente anche l'invio di armi all'Ucraina, pur con alcuni inviti a privilegiare le vie diplomatiche. Hanno urlato all'untore persino sulla vicenda dei rubli con cui sarebbe stato pagato il biglietto di Salvini a Mosca, come se non sapessero che era impossibile pagare in euro un volo dell'Aeroflot, proprio a causa dell'embargo. Oh uomini di buona fede, le porte del Paradiso vi attendono. E a proposito di Paradiso, sarebbe interessante sapere se la mediazione che ora il Cremlino propone al Vaticano era quella che, con un eccesso di generosità, cercava di costruire proprio l'orrido Matteo.

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