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Pensioni, via a 58 anni nel 2023. C'è la conferma: chi può mollare tutto

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In pensione a 58 anni anche nel 2023. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ne ha dato conferma spiegando l'intenzione dell'esecutivo di confermare per un altro anno Opzione donna. Di certo questa proroga è fortemente legata agli esiti della crisi di governo. Infatti l'incertezza sulla tenuta dell'esecutivo e della maggioranza potrebbe cambiare le carte in tavola. Ma al momento, come ricorda Money.it, l'ipotesi di un'uscita a 58 anni anche nel corso del 2023 è sul campo. Il provvedimento riguarda le donne con 35 anni di contribuzione e 58 o 59 anni d'età. Infatti i 58 anni sono riferiti alle lavoratrici subordinate, mentre per le autonome scatta un anno in più.

 

 

Per tutti e due i casi però i requisiti devono essere raggiunti al 31 dicembre del 2021. Ma anche su questo limite potrebbe esserci una novità. Infatti il governo, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe possibile una estensione anche per coloro che raggiungono i 58 anni nel 2022. Questo tipo di mossa potrebbe coinvolgere tutte quelle lavoratrici nate nel 1964 e nel 1963. La finestra mobile resterà invariata e basata su 12 mensilità.

 

 

 

La norma non pesa eccessivamente sulle casse dello Stato perché prevede un ricalcolo dell'assegno interamente contributivo. Dunque l'assegno per chi va in pensione con questo sistema sarà leggermente più basso se confrontato con uno che scaturisce da un calcolo misto o retributivo. 

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